Juve, la settimana da incubo, l'extra campo e Siviglia: i 5 snodi della stagione
Una stagione che sarà ricordata sicuramente perché per molti aspetti è stata unica e irripetibile. Non però per "meriti sportivi", visto che la Juve ha vissuto il secondo anno consecutivo senza vincere trofei, con un disastroso percorso in Champions League e un cammino in Europa League terminato sul più bello. Per non parlare della deludente sconfitta in Coppa Italia contro i nerazzurri.
Tra infortuni, sconfitte storiche, episodi che ancora oggi fanno discutere, piacevoli scoperte e tutto ciò che ha circondato la Juve anche sul fronte giudiziario, ci sono stati molti momenti che hanno cambiato in un senso o nell'altro la stagione bianconera. Sliding doors che hanno portato la Juve a finire senza trofei, con una qualificazione in Champions raggiunta sul campo e zero energie fisiche e mentali.
Riviviamo nella gallery i 5 snodi stagionali della Juve.
Pogba - Il ritorno, il grande entusiasmo, e poi? Pogba si ferma dopo i primi 45 minuti di amichevole. Lesione al menisco. E qui parte il calvario, con Paul che decide di non operarsi ritardando i tempi. Questa è la prima sliding doors stagionale. Se avesse deciso di operarsi subito? Quanto prima lo avrebbe avuto Allegri e quanto poteva essere utile a prescindere da tutti i problemi fisici che ha avuto anche nella parte finale? Rimarrà un mistero.
Il 'fuorigioco' di Candreva - Quante volte Allegri ha ricordato il gol ingiustamente annullato a Milik? Quasi ad ogni conferenza stampa. Non solo per i due punti in più, non solo per quanto fosse grave un episodio così in epoca Var. C'è di più perché come ha ammesso lo stesso tecnico, la Juve è rimasta "ferma" su questo episodio perdendo poi tre giorni dopo lo scontro diretto con il Benfica in casa e con la sconfitta a Monza. La settimana da incubo. Ma se non avessero annullato quel gol a Milik...chissà.
Benvenuto tra i grandi Fagioli - Minuto 73, Lecce-Juve, Fagioli, appena entrato si gira e segna con un grandissimo gol. Uno snodo della stagione juventina. Non tanto per la terza vittoria consecutiva, che ha permesso di continuare la striscia fino ad arrivare a 8 tra novembre e gennaio. Ancor più importante perché da lì è iniziata la Juve dei "giovani" e in particolare di Nicolò Fagioli. Da quel momento in poi si è guadagnato una maglia tra i titolari, per la stagione e per il futuro.
-18 in una settimana - Si potrebbe riassumere così ciò che è successo alla Juve tra il 13 e il 20 gennaio. Prima, il tracollo a Napoli (sconfitta 5-1) nel momento in cui Allegri si era avvicinato di più alla vetta. E poi ovviamente la penalizzazione di 15 punti che ha condizionato tutto il resto della stagione. Come sarebbe stata senza? I detrattori di Allegri dicono che non sarebbe cambiato nulla, altri invece che non si può sapere.
La notte di Siviglia - Arriviamo alla fine, all'ultimo snodo cruciale della stagione 2022/2023 della Juve. Perché squadra, tifosi, Allegri e società ci credevano davvero alla vittoria dell'Europa League. E invece la Juve esce in semifinale con il Siviglia. Una batosta che va al di là dell'eliminazione, come dimostra poi il finale di campionato. Più volte Allegri ha ricordato questa partita anche nelle ultime dichiarazioni. E se in società oggi c'è una corrente forte di chi non è più convinta del tecnico, è anche per quanto successo a Siviglia.
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