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    Tacchinardi a TikiTacco: 'Perplesso dalla risposta di Motta. Non è ossessionato dalla vittoria? Alla Juve è l'unica cosa che conta'

    Tacchinardi a TikiTacco: 'Perplesso dalla risposta di Motta. Non è ossessionato dalla vittoria? Alla Juve è l'unica cosa che conta'

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    Alessio Tacchinardi, a TikiTacco, parla così del momento della Juventus. 



    ASSENZE - "Le assenze continuano a essere tante, troppe per riuscire a trovare un'alchimia, un'amalgama giusta. Poi quando ci sono tutti ha delle mosse di formazione un po' particolari. Vedi la Supercoppa: Yildiz era in panchina, è stato messo dentro a destra, mai provato un minuto, a oggi tra campionato e Champions... si è rivelato un ruolo giusto, ha fatto benissimo. Ed è stato il migliore. Ha fatto delle scelte sorprendenti. Come Mbangula, che ha fatto un'ottima partita. Ma ci sono sempre troppi infortuni, troppe problematiche"

    NIENTE CONTRO MOTTA - "Lo dico col cuore in mano: nulla contro Motta. Mi piacerebbe solo che facesse meno errori possibili per il bene della Juventus. Koop in Supercoppa? Io che sono il più scarso allenatore del mondo, per me ecco, Koopmeiners stava facendo malissimo e ha tolto Vlahovic. Poi Motta risponde: Koop lo vedo bene ovunque, su Douglas Luiz lo stesso. Però alla fine non si è ancora capito bene cosa possa esaltare Koop o Douglas. Poi magari domani vediamo qualcosa di diverso. Quei centrocampisti lì però non li abbiamo mai visti. Domani in teoria vedremmo quello che sulla carta era il nostro centrocampo titolare... Finalmente, siamo a metà gennaio e troviamo la Juve dei sogni. Koop col Milan non mi è piaciuto un'altra volta, non mi entusiasma dietro. Non come Thuram, per dire. Curioso di capire se la gara col Milan abbia lasciato cicatrici. E' il momento di risollevarsi".

    OSSESSIONE DELLA VITTORIA - "Anche le mie parole hanno fatto rumore. Se io non faccio l'allenatore oggi, e non ho fatto bene da allenatore, è per un difetto: è per l'ossessione per la vittoria. Perdo e vado fuori di testa, non ho l'equilibrio per gestirlo. Non volevo criticare Motta per la frase. Ma per la maglia, per la nostra storia, ho detto: per me la Juve non ha vinto perché non è ossessionata dalla vittoria. Ho risentito le parole di Motta dieci volta e mi hanno colpito. Devi essere ossessionato dalla vittoria, alla Juventus. Io se perdo mi incazzo. Ma mi incazzo troppo. Per me la Juve non ha l'ossessione perché ha troppe partite regalate, le butti via, non le giochi sporche. Si vede una squadra bellina, ma quando c'è da stringere non ha quello. Magari non voleva mettere troppa pressione ai giocatori. Però in un ambiente così, dove vincere è nel dna... Nella mia Juve, nelle partite di allenamento, ti scannavi. Ed erano il viatico per la domenica, quando riportavi tutto quello nella partita. Quando c'era da soffrire, lo facevi perché lo portavi da quel lavoro lì. Non mollavi un centimetro. Ti porta a essere ossessionato da vincere. A Lecce scivola uno, poi perde la palla l'altro". 



    GOL PRESI - "Il secondo gol preso dal Milan è follia totale. Una difesa allo sbando. O non c'è equilibrio, o non c'è quel veleno per difendere il risultato. Per 65 minuti in controllo totale, poi buttata via così. Per me perché la vittoria non è la prima cosa. Ci vuole un cambio di mentalità. Gliel'ho chiesto e mi ha detto: vorrebbe che questa squadra diventasse più cattiva. Deve farlo magari lui. Le dichiarazioni di oggi sono state corrette. Ripeto, parlo per mia esperienza: una frase del genere, se sento da giocatore quest'intervista, non è stato un messaggio giusto in quel momento qua. Magari mi sbaglio. Mi espongo e mi piace farlo, posso essere criticato, ma dico ciò che penso. Alla Juve vincere è l'unica cosa che conta, dire che non è ossessionato mi ha lasciato un po' perplesso. Se parlate con i miei ex compagni, non c'era l'ossessione, ma di più! Posso parlare della mia esperienza...".

    DERBY - "Magari può essere la svolta. Lo schiaffo col Milan, se preso con la maniera giusta, e anche Locatelli ha messo la faccia, e mi sta piacendo per come lotta, può aiutare. Anche Loca dice del cambio di mentalità. A me era successo a Foggia, una legnata, poi è cambiata la stagione della prima Juve di Lippi. Qualche giorno prima ti sei fatto rimontare in maniera clamorosa, giocando una partita spettacolare. Sono passati 6 mesi, troppe cose che si somigliano. Il derby è sempre particolare". 

    GOL DI MARESCA - "Vi racconto questa. Enzo fa gol, bellissimo, fa le corna. Il problema è che mancava ancora un minuto. Lui era già sulla riga del campo per scappare negli spogliatoi. Poi il casino ce lo siam presi noi. Gli dicevo: vieni qua! Per metterci in posizione. Ma c'erano quelli del Toro che lo aspettavano, neanche fischiava l'arbitro e lui era negli spogliatoi". 

    VENTURA - "Personalmente poteva evitare di dire queste cose qua. A me han fatto solo ridere. Non voglio giudicare quanto successo in passato, ma che senso ha dire questo. Mettila come vuoi... quei derby li hai persi. Var o non Var. Chi fa quelle dichiarazioni può evitare, fa bella figura".

    ARAUJO - "Ha le palle, è cattivo, ha personalità. Non è un leggerino. E può trascinare. Se devi mettere giocatori dentro, che siano carismatici. Ho avuto l'onore e il piacere di vedere Davids e ribaltare completamente il centrocampo, dove mancavano quelle caratteristiche lì. Può fare il centrale, non è un terzino di spinta, ma è tosto e ha personalità. Si fa rispettare. E ti dà grande carica mentale. Là davanti su Kolo Muani? Non so cosa succederà con Vlahovic. Ma quello del Paris mi piace perché è fisico, grosso, svelto, tecnico. Per come piace a Motta, pur non essendo un grande bomber, ma Kolo è interessamente e lo prenderei".

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