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  • Chirico: ‘La giustizia sportiva non si smentisce mai quando c’è di mezzo la Juve! Al contrario gli ispettori hanno le orecchie tappate’

    Chirico: ‘La giustizia sportiva non si smentisce mai quando c’è di mezzo la Juve! Al contrario gli ispettori hanno le orecchie tappate’

    • Marcello Chirico
      Marcello Chirico
    Apriamo un sondaggio: peggio lo spettacolo offerto martedì scorso, a fine partita, dai giocatori di Juventus e Inter, o il modo in cui sono poi state distribuite le squalifiche dal giudice sportivo? Se la giocano quasi alla pari, perché se il comportamento in campo delle squadre è stato osceno – roba da regolamento di conti tra clan, tipo guerrieri della notte di Walter Hill  – quello della giustizia sportiva lo è stato altrettanto. Per ciò che è stato scritto nei referti dagli ispettori federali e poi per le sanzioni comminate. Davvero in questo assurdo Paese i giudici sportivi non si smentiscono mai, soprattutto quando c’è di mezzo una squadra. La solita.
     
    Partiamo dai calciatori /boxeur: dopo essersele date di santa ragione (e non fa differenza se uno ha provato a tirare un gancio e l’altro lo ha preso per il collo) il cattivissimo juventino Cuadrado si è preso 3 giornate, mentre gli interisti Handanovic e Lukaku solo 1. Andando a rivedere le immagini della colluttazione si fa davvero difficoltà a capire chi abbia menato di meno, soprattutto tra il colombiano e il portiere nerazzurro. Tant’è vero che a cercare di dividerli ci hanno provato in venti, con scarsi risultati.
     
    Dopo un parapiglia del genere, era lecito aspettarsi punizioni pesanti ed esemplari per tutti gli attori dello squallido show, soprattutto essendo la replica di quanto già visto al termine dell’ultimo Derby d’Italia di campionato, invece il giudice Zampone l’ha pensata diversamente. Secondo lui, sulla base di quanto letto sui referti di arbitro e ispettori, il più violento di tutti è stato Cuadrado, Handanovic si è semplicemente difeso dall’aggressione, Lukaku si è limitato a qualche spinta, derubricata poi  a semplice “comportamento scorretto verso un avversario”. Non sarebbe stato meglio andarsi a rivedere per intero gli highlights della rissa, anziché attenersi burocraticamente a quanto refertato? Perché dalle immagini non si distinguono buoni e cattivi, ma solo una violenta accozzaglia di scalmanati che andavano puniti tutti allo stesso modo.
     
    Se però incominciamo a dire che Lukaku ha fatto bene a fare quell’esultanza (accompagnata pure da frasi) sotto la curva bianconera perché ha semplicemente zittito dei razzisti, e quindi non avrebbe dovuto prendersi nessun turno di squalifica ma magari una medaglia, non ci siamo. Primo perché si vuole far passare per razzista chiunque era lì quella sera in curva, secondo perché esistono delle regole di comportamento anche per chi sta in campo e non solo per quelli seduti sugli spalti.
     
    Ma intanto anche il 1° anello della curva bianconera è stato squalificato da Zampone per una giornata, da scontare subito e non alla prossima partita di Coppa Italia. Manco a farlo apposta, già col Napoli. Paga un intero settore per dei “buuu” ed insulti razzisti gridati da un gruppetto di deficienti, già identificato e denunciato alle autorità dalla stessa Juventus. Collaborare però con la giustizia sportiva non serve a nulla se ti chiami Juve: paghi e basta. Succede mica come avvenuto per la Lazio, alla cui curva – arcinota alle cronache per cori, striscioni e simboli antisemiti -   dopo l’ennesima bravata è stata sospesa la squalifica con condizionale. E domani resterà aperta proprio per Lazio-Juve.  Altro capolavoro della giustizia sportiva.
     
    Discutibili sono pure i referti degli ispettori federali presenti martedì sera all’Allianz, secondo i quali i cori beceri e insultanti all’indirizzo di Lukaku sarebbero partiti dall’intera curva Sud al 35° (dopo un fallo proditorio del belga su Gatti)  e 49° minuto (al momento del rigore) del 2° tempo  e percepiti – scrivono - da tutti e 3 i collaboratori della procura FIGC  ,dislocati in posizioni diversi del campo.  
     
    Un video pubblicato sui social da un paio di giorni dimostra invece che a lanciare quegli insulti è stato solo un gruppetto circoscritto di scemi presenti in quel settore. E infatti, durante la diretta tv, quei cori non si erano sentiti e tantomeno erano stati segnalati dai bordo campisti (avrebbe potuto pensarci Lukaku stesso, come mai non lo ha fatto?), a meno che non si vogliano far passare per insulti razzisti i “buuu” che in genere tutti i tifosi urlano al momento della battuta di un calcio di rigore nel tentativo di distrarre l’attaccante, che sia bianco o di colore.
     
    L’inattendibilità degli ispettori federali è comunque cosa nota: a La Spezia non refertarono gli insulti a Kostic partiti dall’intera curva Ferrovia (e documentati anch’essi con dei video), e altrettanto hanno fatto a San Siro per gli insulti indirizzati ai giocatori serbi nell’ultimo Inter –Juve. Li sentì Fagioli dal campo, non loro. Strano? Ma no. Quando gioca la Juve succede spesso che le orecchie gli si otturino.
     

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