'Onore ai caduti di Superga': così la Curva Sud dà l'esempio
Un passo, importante, è stato compiuto. In un giorno particolare, perché alla fine il derby si è giocato il 3 maggio, come tutto il popolo granata aveva invocato quando ancora la Juve era impegnata in Champions e la Lega aveva fissato momentaneamente la stracittadina al 4 maggio. “Una data sacra, da non toccare”: il coro di tutto il Toro, da Urbano Cairo in poi. E, va detto, attendendo i crismi dell'ufficialità e i vari incastri di calendario, la Juve e Andrea Agnelli in via ufficiosa avevano dato totale disponibilità ad un eventuale cambio di data indipendentemente dal cammino di Champions. L'avventura europea della Juve poi è finita prima del tempo, permettendo alla Lega di non dover più fare forzature. Ma anche quello è stato un segno di pace, mica poco, specialmente di questi tempi. Così come non è mica poco, anzi è tantissimo, il messaggio della Curva Sud, il cui operato su ilBiancoNero.com è stato anche contestato, tra uno sciopero e una protesta. “Onore ai caduti di Superga”, lo striscione giusto. In un derby, che così, è diventato bello.
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