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    Norimberga-Juventus 3-0. Dalla fase offensiva alle richieste di Thiago, 5 motivi per avere comunque fiducia

    Norimberga-Juventus 3-0. Dalla fase offensiva alle richieste di Thiago, 5 motivi per avere comunque fiducia

    • Cristiano Corbo, inviato a Norimberga
    C'è da fare un po', un bel po'. Dal punto di vista atletico, dal punto di vista mentale. Dal punto di vista - soprattutto - del capire e del capirsi. Questa è una nuova Juventus e come in tutte le cose nuove servirà un'iniezione di tempo per trovare la quadra giusta. Nel frattempo, la prima amichevole stagionale finisce 3-0. Ma per il Norimberga.

    La forma fisica tenderà a migliorare, e questo chiaramente cambierà le sorti e la forza della squadra. Nel frattempo? Fiducia. Anche perché la Juve del secondo tempo è stata molto diversa dalla Juve del primo tempo. Innanzitutto per gli uomini scesi in campo: il peso offensivo con Vlahovic punta, Weah esterno alto, Adzic a fare il dieci, è aumentato in maniera determinante. Meglio le geometrie di Fagioli e Nicolussi rispetto al dinamismo di Thuram (comunque bene) e Locatelli (non esattamente al top), meglio pure Gatti e Cabal rispetto a Gonzalez

    Tra tutti, a cambiare la partita è stato però Timothy Weah: come l'anno scorso, la partenza è sprint. E la sua corsa fa la differenza contro le difese stanche. Dal dischetto, Dusan Vlahovic ha fallito tutto ciò che la Juve aveva creato: meglio ora che in gare ufficiali. 

    Nella gallery dedicata, le 5 curiosità emerse da Norimberga-Juventus. 

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