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Il futuro di Adrien Rabiot tiene ancora banco. Il centrocampista francese è tra gli affari su cui sta lavorando principalmente il direttore tecnico della Juventus, Cristiano Giuntoli, che tra le priorità ha segnato il nome del 25 bianconero, che sta per cominciare la sua avventura con il ct Deschamps per preparare l’Europeo. L’obiettivo del giocatore è chiaro: giocarlo senza pensieri nella mente, per cui ha dato mandato alla mamma Veronique, che cura i suoi interessi, di chiudere la pratica del suo futuro in tempo utile. Dunque l’input è chiaro, ovvero essere nelle condizioni di firmare il nuovo contratto poco prima della metà del mese, scrive Tuttosport.

Juventus, le ultime sul rinnovo di Rabiot: tra nuova firma e Inter


Entro il 17 giugno, ore 21, Adrien Rabiot vorrebbe aver già messo nero su bianco sul contratto per la stagione 2024/25. In questo momento non ha squadra, è in scadenza con la Juventus per la fine di giugno ma madame Veronique ha dato ampia disponibilità per interloquire con Giuntoli e questo fa pensare che probabilmente è questo il canale principale dove pensa di chiudere la trattativa. Le azioni rinnovo sono in rialzo e le ragioni sono fondamentalmente due: l’attaccamento di Rabiot ai colori bianconeri e l’ottimo rapporto che ha sempre avuto con Thiago Motta quando giocavano insieme nel Paris Saint Germain. Fattori e variabili non trascurabili che hanno avuto e stanno avendo un peso non indifferente, si legge. E anche per questo la durata del nuovo accordo mira ad essere superiore all'ultimo firmato: minimo due anni con opzione per il terzo. La verità e quindi la conclusione della trattativa è attesa nel giro di un decina di giorni anche se non si possono escludere improvvise accelerate. C'è, però, ancora un'insidia, legata alle offerte dall'estero. E anche a una italiana: l'Inter. Come scrive SportMediaset, infatti, non è ancora tramontata del tutto l'idea in casa nerazzurra e non è da escludere un tentativo a sorpresa. Marotta può a fiutare un altro grande colpo a parametro zero, un big da strappare a una squadra rivale come fatto col Milan per Calhanoglu.