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Atalanta-Juventus (non) era già decisa: quando la panchina fa la differenza
La differenza tra Atalanta e Juventus
Quello che vogliamo dire dopo tutto questo preambolo è che la differenza tra Atalanta e Juventus si è vista proprio lì, in una panchina che, se da una parte ha offerto soluzioni di primo piano, giocatori in grado di scrivere un finale diverso a una gara indirizzata in un certo modo, dall'altra ha messo a disposizione solo tre elementi utili per quello specifico momento. E con lo status, tendenzialmente, di riserve: un centrocampista che, tra problemi fisici ed equivoci tattici, finora è stato impiegato con il contagocce, un giovane esterno a cui non si può di certo chiedere di cambiare un big match negli ultimi dieci minuti (per quanto abbia già dimostrato di saper essere decisivo) e un regista che, tanto per cominciare, è sostanzialmente ai margini della squadra, al punto da essere considerato un possibile partente.
Ieri, insomma, la Juventus non aveva il lusso di un Mateo Retegui e un Raoul Bellanova in panchina. E in realtà non aveva nemmeno il "minimo indispensabile", se è vero che, ancora una volta, ha dovuto adattare Nico Gonzalez nel ruolo di centravanti. La buona notizia? Che la situazione dovrebbe cambiare presto, già nel giro di poche ore, con l'arrivo dei primi rinforzi dal mercato individuati in Alberto Costa e Randal Kolo Muani. Le partite, del resto, si possono decidere anche al 90'...
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