Juventus, una finestra sul futuro: si apre il caso Vlahovic
La nuova Juventus
Ne ha parlato Manuel Locatelli dopo il Brugge: la Juventus sta provando cose nuove e queste partono soprattutto dal ruolo del centrocampista. Negli ultimi match, Locatelli ha giocato molto arretrato, quasi da terzo centrale di difesa. Da qui imposta il gioco, sventaglia a destra e sinistra e sempre da qui aiuta la squadra in fase difensiva. Arretra Locatelli e lascia spazio a Koopmeiners per giocarsi quasi da mezzala, diversi metri più indietro rispetto alla posizione di trequartista. Si viene a formare – seppur nella fluidità di questa Juve -, un sorta di 4-3-3. Per fare questo, però, davanti serve un centravanti di manovra e sacrificio: uno come Nico Gonzalez, uno come Randal Kolo Muani.
Il caso Dusan Vlahovic
Si apre così il caso Dusan Vlahovic. Contro il Napoli, se venisse confermata la titolarità di Kolo Muani, si tratterebbe della terza panchina consecutiva per scelta tecnica: un inedito in questa stagione. Nella Juventus del futuro – ma anche del presente -, sembra non esserci posto per un attaccante con le caratteristiche di Vlahovic.
Come si convive, così, fino a giugno? Difficile, a poco più di una settimana dalla fine del mercato di gennaio, che arrivi l’offerta per farlo partire: servirebbero poco più di 30 milioni per non registrare una minusvalenza. In questo modo, si aprirebbe una finestra temporale che avrà il sapore dell’attesa verso la separazione, che saprà delle promesse non mantenute, che saprà di un’amara malinconia. E un’altra certezza: nel giro di pochi anni, è sempre l’uomo al centro del progetto a finire ai margini.
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