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    Tudor e quelle parole su Vlahovic: il futuro del serbo potrebbe cambiare

    Tudor e quelle parole su Vlahovic: il futuro del serbo potrebbe cambiare

    • Benedetta Panzeri
    Il futuro di Dusan Vlahovic resta uno degli interrogativi più grandi in questa fase finale di stagione della Juventus, dove ormai, nell'incertezza generale, non si sta nemmeno più parlando di rinnovi. E quello del serbo, come noto, era uno dei più "scottanti", considerando che il club gli ha proposto a più riprese un prolungamento pensato per spalmare il suo lauto ingaggio senza però incontrare il gradimento del suo entourage. Il classe 2000, inoltre, ha sostanzialmente perso il posto da quando a Torino è approdato Randal Kolo Muani, dovendosi accontentare di un ruolo da "riserva di lusso" con la concessione di appena pochi scampoli di partita qua e là, proprio lui che nella prima parte di annata non poteva praticamente mai essere sostituito, in assenza di una vera alternativa.

     

    Il futuro di Vlahovic può cambiare senza Thiago Motta?


    Da capire, però, se per lui potrebbe cambiare qualcosa in caso di addio anticipato di Thiago Motta, sempre più in bilico dopo le due rovinose sconfitte contro Atalanta prima e Fiorentina poi, con il rischio concreto di un esonero di fronte a un terzo ko nella sfida di sabato prossimo contro il Genoa. Scenari interessanti per Dusan potrebbero aprirsi per esempio qualora la Juventus scegliesse di affidarsi a Igor Tudor, tra i nomi più caldi in questa fase per un eventuale ruolo da traghettatore. 



     

    Le parole di Tudor su Vlahovic e Yildiz


    "Vlahovic per me è fortissimo, avrà sbagliato qualche goal ma ne ha fatti e ne farà tanti: può arrivare a 25-30 in questa stagione", aveva dichiarato l'ex Marsiglia nell'ottobre scorso, in un'intervista a Tuttosport in vista di Juventus-Lazio, esprimendo dunque un certo gradimento nei confronti del numero 9 bianconero. "Nella Juve ho creato il mio Dna avendoci vissuto 8 anni quando ero giovane, il club mi ha dato l'impronta di cosa sono diventato. Alla Lazio nei tre mesi mi sono divertito tanto con lo staff, i giocatori e il club. È stato fatto un bel lavoro anche a Roma", aveva aggiunto.

    Interessanti, sempre nella stessa intervista, anche le sue parole su Kenan Yildiz, altro giocatore che di recente ha perso un po' di spazio dopo i primi mesi vissuti da assoluto protagonista. "L'ho notato già l'anno scorso e sono contento per lui", aveva detto Tudor. "Io alleno da 15 anni e dico sempre che la qualità non ha età. I forti vanno fatti giocare sempre, sempre. Soprattutto se non sono difensori. Io uno forte in attacco lo faccio giocare anche a 17, 18 o 19 anni". 

    Insomma, pur senza voler mettere troppo le mani avanti, sembra che il "materiale" presente ora alla Continassa si sposi perfettamente con le idee di Tudor, che potrebbe schierare il giovane turco sulla trequarti (anziché sull'esterno come è successo non di rado con Thiago Motta) e magari restituire un po' di centralità a Vlahovic, in mesi decisivi per il prosieguo della sua carriera. Tutte suggestioni, per ora, con cui però può avere senso iniziare a fare un po' i conti.



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