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Milik, una parabola sportiva tragica: continua il calvario, l'addio alla Juventus è più vicino
Il calvario di Milik
Dopo un'annata, la scorsa, in cui aveva trovato una buona continuità fermandosi praticamente solo un mese tra marzo e aprile a causa di un guaio agli adduttori, l'ex Napoli ha visto iniziare un vero e proprio calvario: risale già all'estate, pochi giorni prima della sua partenza per l'Europeo con la Polonia, il primo importante stop, per un infortunio al ginocchio che fin da subito era apparso in tutta la sua gravità. Allora Milik si sottopose a un intervento chirurgico al menisco, cominciando poi il lungo decorso post operatorio. A gennaio poi, quando sembrava che tutto stesse iniziando ad andare per il verso giusto, un nuovo problema, in questo caso al polpaccio, con la conseguenza di un ulteriore slittamento del suo rientro in campo. E oggi, a marzo ormai terminato, la notizia di una nuova tegola, che di fatto cancella ogni possibilità di rivederlo in campo entro la fine della stagione.

L'ultima partita di Milik con la Juventus
Ma non solo, perché Milik rischia di aver salutato la Juventus il 25 maggio scorso, nella partita casalinga contro il Monza che lo ha visto in campo per 73 minuti, dunque da titolare. Una gara che oggi sembra risalire a un'era geologica fa, sia per quanto in generale è cambiato nel mondo bianconero, sia nello specifico per il percorso dello stesso Arek, "marcato" a vista da una sfortuna che non ha mai mollato la presa per tutti questi mesi: durante il suo iter di recupero, infatti, il 31enne ha dovuto fare i conti con più acciacchi muscolari, che ha cercato di tenere sotto controllo con l'aiuto dello staff medico, con la speranza di poter tornare prima o poi a disposizione della sua squadra.
Quando scade il contratto di Milik con la Juventus
Thiago Motta non lo ha mai potuto convocare, ma credibilmente non lo farà nemmeno Igor Tudor. E il club bianconero, inevitabilmente, sta già riflettendo sul suo futuro, per cui ormai la strada pare tracciata: Milik andrà verso la risoluzione anticipata del contratto in scadenza il 30 giugno 2026, uno scenario sostanzialmente obbligato alla luce di quanto accaduto. La Juventus, dunque, si ritroverà di fronte alla necessità di progettare un attacco nuovo di zecca, o quasi, considerando che Dusan Vlahovic è più vicino all'addio che alla permanenza per via dell'annosa (e irrisolta) questione legata al rinnovo, mentre Randal Kolo Muani è tutt'altro che certo di poter proseguire la sua esperienza in bianconero oltre la fine di questa stagione.
Cosa succede ora
Per il fragile Milik, che da vice designato del serbo si è trasformato suo malgrado in un "desaparecido", la separazione dalla Juventus sarà dunque accompagnata da un filo di amarezza, oltre che dal rimpianto di non aver potuto vivere da protagonista un'intera stagione. Con l'ulteriore dubbio, poi, su quello che potrà essere il suo futuro lontano da Torino, in una fase delicatissima di una carriera che, credibilmente, si sta anche avviando verso la fine.
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