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    Tacchinardi a TikiTacco: 'Voglio una Juventus assatanata, Motta deve avere l'ossessione della vittoria. Danilo fuori rosa non lo capisco'

    Tacchinardi a TikiTacco: 'Voglio una Juventus assatanata, Motta deve avere l'ossessione della vittoria. Danilo fuori rosa non lo capisco'

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    Alessio Tacchinardi, a TikiTACCO, parla del momento della Juventus

     

    JUVE-FIORENTINA - "Prova di maturità mancata, però a me la squadra è piaciuta. Ho ritrovato una Juve più intensa verticale e dinamica. Meritava la vittoria ma è una prova di maturità mancata: in alcuni dettagli è ancora una squadra tenera che non ha percepito che la Juve è un'altra cosa. Mi sembra ancora che gli manchi qualcosa, le 'palle', quella voglia di vincere senza e senza ma: una volta sbaglia uno, una volta scivola l'altro... Domani lo chiederò a Giuntoli: se questa squadra ha capito che maglia ha addosso. Quella prova di maturità non è ancora passata. Come si risolve? Servono leader che alzinlo a voce e ribaltino lo spogliatoio. Domani, ad esempio, è già da dentro o fuori. Quindi c'è quella pressione vera e reale. La Juve deve crescere a tutti i costi".

    I LEADER DELLA JUVE - "Motta ha detto che non ha l'ossessione di vincere. E forse questo è un problema, perché poi vedo Conte che dice che vuole vincere anche a carte con sua figlia. Thiago Motta per deve diventare un grande allenatore deve avere l'ossessione per la vittoria. Questa squadra non mi sembra ossessionata dalla vittoria: se non ci sono leader in campo, deve esserlo l'allenatore, altrimenti non sei da Juve. Serve l'ossessione di vincere le partite: se non ce l'hai domani vai a casa. Devono respirare quella voglia di vincere appena entrano alla Continassa. Altrimenti vai avanti così, vinci, pareggi, vinci e pareggi. Questa ossessione deve arrivare anche dall'allenatore e dalla società". 

    LA SUPERCOPPA - "Domani voglio vedere una Juve assatanata. Non sono in gita o in vacanza premio. Devono capire il percorso che devono fare. Non sei lì per fare il giretto, sei lì per giocarti i dentro-fuori. Tu devi lasciare tutto sul campo domani, perché vedere gli altri alzare la coppa fa male. Ai miei tempi, Filippo Inzaghi sembrava terrorizzato prima delle partite talmente era adrenalinico. Era ansioso e poi in campo si trasformava ed era un leone. Pippo sentiva tanto la partita, ma in senso positivo. Dallo spogliatoio al campo aveva una trasformazione. Se perdi e vai casa hai finito i bonus, ma devi lasciare tutto sul campo. Se la perdi ai rigori, lottando o perché ti hanno messo sotto è un altro discorso. Parliamo del Milan e non del Real Madrid, con un allenatore che non ha mai allenato questa squadra. Loro non sono una squadra fatta e finita. Domani è vincere".

    DANILO - "Situazione strana dall'inizio. Non vederlo in campo mai. Non vedere in campo un leader mi ha fatto pensare che ci fosse qualcosa. C'è qualcosa che evidentemente che noi non sappiamo. Ora è uscita la bomba e solo col tempo sapremo cosa è successo. A me faceva molto strano vedere come è stata gestita la situazione di Thiago Motta. Gennaio è un mese tosto: o ne esci forte o ne esci massacrato. Se ne esci bene tante cose si nascondono, come ai miei tempi quando Vieri e Lippi si misero le mani addosso. Il caso Danilo, a fatica, è stato ben gestito a livello mediatico, ma già da questa estate la sua situazione e quella di Douglas Luiz non l'ho mai capita. Mi piacerebbe capire per poter dare un giudizio, ma l'empatia tra Motta, Danilo e Douglas Luiz è pari non a zero ma poco di più. Thiago Motta non l'ho ancora inquadrato del tutto, ma è evidente che abbia parecchie pressioni in questo momento. Ad oggi è ancora tutto un punto di domanda, ma a fine gennaio potrò dirti se Thiago Motta mi piace o no.


    DANILO FUORI ROSA - "Danilo fuori rosa non mi è piaciuto. Andava portato in Supercoppa, perché se si fan male Kalulu o Gatti, ti tocca mettere Locatelli centrale. Poi dopo la Supercoppa facevi tutte le trattative che volevi fare. Non capisco perché non portarlo e metterlo fuori rosa. Non vedo chiarezza di comunicazione e la Juve da questo punto di vista deve e può fare meglio".

    MILIK - "Anche Milik non si capisce. Ci è stato detto che era pronto a gennaio e invece non è così, non si sa quando sarà pronto. Si stanno prendendo dei rischi, anche perché se vinci domani, il 6 giochi una finale. Io penso che Giuntoli sia un grande direttore sportivo e adesso lo deve dimostrare alla Juve":

    ATALANTA - "Marotta ha detto che l'Atalanta è favorita per lo Scudetto, ma quanti giocatori della Dea giocherebbero nella Juve? Solo due: Lookman e Ederson. Però hanno un allenatore che ha trasmesso una certa mentalità


    THURAM - "Mi piace molto. Non sarà ancora un fenomeno, ma ha tutti gli ingredienti per essere un grande giocatore da Juve: tosto, pedala, silenzioso, non fa cinema. Lui e Conceicao mi hanno entusiasmato. E' una crescita continua, può diventare un giocatore forte. Qui sì che bisogna dire 'bravo Giuntoli'".

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