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Fabrizio Ravanelli ha rilasciato un'intervista al Foglio in cui ha raccontato la sua nuova esperienza al Marsiglia, dove è consigliere principale dell'OM. L'ex attaccante della Juventus ha toccato vari temi tra cui la decisione dei bianconeri di non richiamarlo e l'errore di Antonio Conte nell'accettare il Napoli.
 

Ravanelli: 'Mi aspettavo la chiamata della Juventus'


IL RAMMARICO - "Sì, non voglio nascondermi dietro a un dito. Mi aspettavo che arrivasse una chiamata per chiedermi di rientrare all’interno di una società che è stata la mia vita, la mia squadra del cuore. Cosa che è successa con Longoria che mi ha aperto la sua porta principale. Quando non c’è, sono io a rappresentare lui e il Marsiglia. È fantastico, un sogno così l’avevo solo vissuto il primo giorno alla Juve".

SU GREENWOOD - "Greenwood pratica un altro sport. Non capisco come i grandi club se lo siano lasciati scappare. Come il Manchester United l’abbia ceduto al Getafe, la squadra con cui l’anno scorso è esploso. Ha un pregio: su 10 tiri, 9 sono gol ed uno viene salvato dal portiere".

CONTE AL NAPOLI, SCELTA GIUSTA? - "No, secondo me ha preso un rischio grossissimo, non l’avrei mai fatto. So che Antonio non può vivere senza calcio. Ma conoscendolo bene so anche quello che pretende da una società e dai giocatori. Sarà difficile portare avanti il suo progetto a Napoli. Se ci riuscirà, sarà un miracolo. Faccio fatica a pensarlo, ma glielo auguro, uno come lui potrebbe pure farcela".

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