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Dopo le prove del biennio 2014-2016, il matrimonio Morata-Juventus potrebbe davvero celebrarsi definitivamente in questa estate. È necessario che si vadano ad incastrare tante situazioni, è necessaria tanta fantasia per un'operazione che possa permettere al Chelsea di incassare quanto richiesto e alla Juve di restare all'interno dei propri parametri, è necessario fare posto in rosa e a bilancio. E per quanto l'ad bianconero Marotta appena sabato scorso abbia dichiarato come le possibilità siano “ridottissime”: un modo come un altro per non alimentare facili entusiasmi, ma che tiene in vita quanto basta un ritorno sempre meno clamoroso dello spagnolo a Torino. 

LA SITUAZIONE - L'incontro a Milano di ieri a pranzo tra Morata e Paratici, in presenza dello storico agente dell'attaccante Juanma Lopez, è stato formalmente catalogato rapidamente da entrambe le parti come un incontro casuale. Ma che di casuale ha ben poco. Morata vuole andare via dal Chelsea e ha conservato la Juve al primo posto delle sue mete ideali, la società bianconera lo riaccoglierebbe a braccia aperte: d'altronde è a Torino che si è visto il miglior Morata e la Juve sta cercando un giocatore proprio con le sue caratteristiche per completare e rinnovare l'attacco. Dall'Inghilterra intanto arriva la notizia di un Chelsea pronto ad agevolare la partenza dell'ex madridista: rispetto agli 80 milioni ventilati nella scorsa stagione, i Blues secondo quanto raccolto da Calciomercato.com avrebbero pagato il suo cartellino molto meno, una cifra compresa tra i 60 e i 70 milioni. Che poi è la stessa che ora Abramovich vorrebbe per lasciarlo partire, aprendo anche all'ipotesi di un prestito, magari biennale, con opzione di riscatto (diritto che possa diventare facilmente obbligo al raggiungimento di determinati risultati). Una soluzione ideale per la Juve, che pure dovrà attendere di capire come si evolveranno le situazioni in uscita di alcuni big: Morata è un'idea al posto di (Mandzukic o Higuain, Mandzukic e Higuain), ad oggi il reparto è al completo. A oggi. 

@NicolaBalice