La prestazione di Koopmeiners in Milan-Juventus
Iniziano a essere un po', e inizia a crearsi forse un (più) chiaro enigma attorno all'olandese. Del resto, si diceva che con Vlahovic non potesse attaccare per bene la porta, e l'occasione nei primi minuti era capitata proprio su quella credenza lì: Koop si era liberato nello spazio, allargandosi verso lo spazio mancino e beffando il difensore. Tiro forte: palla a lato. Buone vibes.
Poi si è detto: si pesta i piedi con Yildiz, e il turco si è fatto più largo per poi incidere più avanti. E Koop? Ha avuto un problema non banale, ne ha frenato la crescita, ma lega il campo come nessuno e per questo è stato rimesso quanto prima in piedi. Tutto ok, e i gol? Non arrivano. E di sicuro non arriveranno così copiosi come lo sono stati l'anno scorso con l'Atalanta, con quel doppio messaggio alla Juve che aveva poi fatto battere così forte il cuore di Cristiano Giuntoli.
Arrivati a fine novembre, bisogna onestamente dire che ci si aspettava di più dall'apporto di Koopmeiners, e non solo in termini di realizzazione, semmai proprio di presenza nelle dinamiche e nei numeri della squadra di Motta. Un discorso che si può estendere a Douglas Luiz e a Nico Gonzalez, da cui si è appena salvato Khephren Thuram con le ultime (super) prestazioni. Un discorso che si lega fondamentalmente al mercato, ai dubbi che avanzano, a volte pure infondati. Lato positivo, perché c'è, c'è comunque: questa squadra può ancora e tantissimo crescere. Nel frattempo, non perde. Quando avrà un Koop decisivo, a prescindere dal ruolo, vincerà pure.