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Kolo Muani resta? Sì, ma con la Champions. E il PSG vuole venderlo subito
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Se fino a qualche settimana fa l’idea di trattenere Kolo Muani tramite un nuovo prestito sembrava concreta, oggi lo scenario è cambiato. Per due motivi. Il primo: tutto dipende dalla qualificazione alla Champions League e quindi dal piazzamento finale in campionato. Il secondo: il francese sta attraversando un periodo di difficoltà, non segna da un mese e fatica a ritrovare brillantezza. Quale sarà la sua prossima mossa?
Le riflessioni proseguono. L’obiettivo di Cristiano Giuntoli rimane invariato, ma il futuro di Kolo Muani potrebbe essere determinato dalle scelte della nuova guida tecnica. La Juventus rischia di cambiare radicalmente direzione e, dentro questo scenario, si conferma la necessità di una rivoluzione offensiva. Serve un attaccante di livello internazionale, una mossa forte per alzare l’asticella. Kolo potrebbe far parte del progetto, ma avrebbe comunque bisogno di un partner di spessore, un numero nove di caratura mondiale. Un profilo come Osimhen, per intenderci.
Le volontà in gioco
Tre attori al tavolo delle trattative. La Juventus, come ribadito più volte dal responsabile dell’area sportiva, non ha dubbi: Muani è un giocatore di alto livello e si tenterà di ottenere un nuovo prestito dal PSG. E i francesi? La loro priorità è la cessione immediata, possibilmente non alla Juve, club a cui l’hanno “affidato” con un obiettivo preciso: rivalutarlo e renderlo appetibile per il mercato estivo. Kolo Muani ha estimatori in Premier League, con il Newcastle in prima linea, pronto a scatenare un effetto domino sugli attaccanti, con Isak in bilico.
E lui cosa vuole? Il francese resterebbe volentieri a Torino, ma solo con la Champions in tasca e un progetto ambizioso su cui investire il proprio futuro. Dopo la sfida di Firenze, si prepara a tornare in Nazionale, dove Didier Deschamps lo attende per restituirgli fiducia. "Ha fatto bene ad andare alla Juventus – ha dichiarato il CT francese –. Al PSG era tutto più complicato, soprattutto in termini di minutaggio". A Torino lo spazio non sarebbe un problema, altrove potrebbe esserlo. Chissà che questa parentesi con i Bleus non diventi l’occasione per fermarsi, riflettere e decidere. Magari con Deschamps nei panni di consigliere d’eccezione e, chissà, di alleato bianconero…
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