Chi sono i punti fermi
Nella Juventus che Thiago Motta sta immaginando – schierata con il 4-2-3-1 -, c’è sicuro spazio per Bremer al centro della difesa, Vlahovic in attacco e Kenan Yildiz sulla linea di trequarti. Il principio è che non esistono incedibili: ecco, però su questi profili l’allenatore vorrebbe poter puntare per la stagione che sta cominciando.
Chi sono i sacrificabili
Thiago Motta, invece, ha subito considerato il possibile sacrificio di Chiesa per finanziare il mercato in entrata. Anche la partenza di McKennie è stata valutata attentamente, nonostante il texano sia stato uno dei tre giocatori più positivi della squadra di Allegri nella scorsa stagione, a parte un calo fisiologico nel finale. Tra i sacrifici accettabili anche quello di Dean Huijsen. Questa decisione è frutto di un approfondito studio di Motta e del suo staff, che comprende Hugeux, l'anima tattica del gruppo di vice, e il cognato Garcia, specializzato nell'analisi collettiva e individuale degli avversari.
Chi ha impressionato
Tra i calciatori che hanno impressionato Thiago Motta e il suo staff c’è Matias Soulè. Certo, il futuro dell’argentino resta in bilico, ma l’allenatore lo vedrebbe volentieri nella sua rosa. Il tecnico italo-brasiliano è rimasto particolarmente impressionato dalla duttilità di Savona, uno dei giovani che verranno monitorati con maggiore attenzione durante l'estate. Anche le doti di Hasa hanno colpito Motta, ma il club è costretto a cederlo poiché il suo contratto scadrà tra meno di un anno. La qualità tecnica di Hasa sarà compensata dalla presenza di Adzic, rifinitore montenegrino classe 2006, che ha recentemente completato le visite mediche al J Medical. Thiago Motta è ansioso di vedere Adzic all'opera sul campo, anche se ha già una buona opinione di lui basata sui filmati individuali.
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