DA MIGLIORARE - "Noi dobbiamo ancora migliorare nell’approccio, perché i primi minuti di partita siamo andati in difficoltà e non è la prima volta che ci capita: nel corso della gara e soprattutto nel secondo tempo siamo riusciti a sistemare un bel po’ di cose e siamo contenti della reazione dimostrata dai ragazzi dopo i problemi in avvio di gara. Abbiamo cercato di giocare di più il pallone, di mettere in mostra le nostre doti e ci siamo riusciti meglio. Abbiamo tanti giovani che sono andati a giocare in altre squadre, in generale in questo periodo ci sono state tante distrazioni, ma adesso sappiamo che il gruppo sarà composto da questi giocatori e anche loro posso ragionare con maggiore serenità su quello che ci attende nei prossimi mesi".
DETTAGLI - "Il calcio è così: i dettagli fanno la differenza, un errore in più o in meno può fare la differenza tra il vincere e il perdere. Questo è il mio primo anno in Next Gen, alcuni componenti dello staff lavorano in questo contesto da diverse stagioni e sanno come agire per far crescere il gruppo: i ragazzi devono capire l’importanza della maglia che indossano, noi dobbiamo cercare in ogni contesto di essere sempre protagonisti. Come dimostra quanto accaduto con tanti ragazzi o la settimana scorsa con Lorenzo Anghelè, tutti devono avere la consapevolezza che magari oggi sei in gruppo con la Next Gen e dopo qualche giorno arriva la chiamata in Prima Squadra, un giorno sei in tribuna e il giorno dopo sei titolare: è fondamentale essere pronti, lavorare al massimo e ambire a conquistare grandi traguardi".
SERIE C - "È decisamente più formativo per questi ragazzi giocare in Serie C che in Primavera: ti aiuta subito a vedere una realtà di professionisti e a misurare le proprie forze. Sfidi degli “uomini” ogni fine settimana ed è il modo migliore per imparare: in questo periodo abbiamo venduto diversi giocatori che sono andati a giocare in Serie A e in Serie B e non è un caso, vuol dire che la formazione in Next Gen porta grandi risultati".