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In mezzo al campo le necessità per la Juventus sono evidenti. In pratica la campagna acquisti non è avvenuta, la squadra è la stessa dell'anno scorso, Speriamo di sbagliarci, ma sembra proprio che i problemi fisici di Chiesa e Vlahovic non siano risolti. Per due partite che fanno, ne saltano tre. Se poi guardiamo bene, oltre a Pogba (per altro assente tutto l'anno passato) ora manca anche Fagioli. È vero c'è un Weah in più, che, a nostro avviso, promette bene, ma può essere lui la soluzione? L'altra novità, Cambiaso, pare un buon rincalzo, e finora si è dimostrato preferibile a Alex Sandro.
Perciò la girandola di nomi e ipotesi, già nel mercato di gennaio, gira a più non posso. Hojbjerg sembra l'uomo giusto, ma no, è meglio Samardzic. E Sancho? Quando il piatto piange e l'attesa si fa spasmodica ogni puntata è buona. C'è chi ipotizza il ritorno di Arthur o addirittura di Soulé. Quello che fa più tenerezza, però, è Douglas Costa: si offre, anema e core, alla squadra da sempre amata, proferendo una dichiarazione d'amore sperticata per i colori bianconeri, ora che è svincolato. Ha 33 anni, nelle ultime stagioni ha saltato quasi 20 gare e da sempre il fisico s'è rivelato il suo tallone d'Achille. Servirebbe alla Juve? No. Anche se le sue giocate, a Torino, si ricordano spettacolari, non va dimenticata la sua incostanza. Per di più, servirebbe un esterno alto? La risposta è pleonastica, ma mica tanto.
Conoscendo Allegri, pur di non far giocare Iling Junior, potrebbe davvero dare il via libera al ritorno di un vecchio e pazzo cuore a strisce bianconere.