JUVENTUS-FIORENTINA - "È anche la mia partita. Contro la Fiorentina ho giocato tante volte e qualche volta ho segnato (sorride, ndr)".
IL MOMENTO JUVE - "Un momento di cambiamento. Le cose sono andate bene all’inizio e poi ci sono stati questi pareggi che hanno fatto parlare perché sono stati molti. Con l'ultima vittoria (2-1 a Monza, ndr) però l’ambiente si è rinvigorito. E anche in Champions le cose stanno andando abbastanza bene".
I CAMBI DI ALLENATORE - "Ho vissuto cambi di allenatore che sono andati bene e altri che sono andati male. La realtà è che le aspettative alla Juventus sono alte. Sempre. È inutile girarci intorno. La storia ha un suo percorso e un suo peso. Questo vale per la Juventus e anche per il Milan che sta attraversando un momento simile. Si parte sempre con la voglia di fare qualcosa di più perché i cambiamenti portano entusiasmo, ma se i risultati non arrivano, c’è rammarico. È normale... La storia della Juve è questa e non la inventiamo noi adesso. La stagione però è iniziata da pochi mesi e di tempo davanti ce n’è molto".
THIAGO MOTTA - "Come tecnico non l’ho mai avuto e quindi non posso parlare di lui. In compenso l’ho sfidato tante volte da calciatore. Molto tignoso, ma aveva soprattutto grandi capacità tecniche e una notevole visione di gioco. Se trasporta dal campo alla panchina le sue qualità sarà... tanta roba".
IL NUMERO 10 A YILDIZ - "Sì, mi piace. È bravo".
FAVORITE PER IL CAMPIONATO - "Di favorite non ne ho. Il fatto che ci sia molta competitività ed equilibrio però è positivo per la spettacolarità e l’interesse del torneo. In Europa di campionati così combattuti in questo momento non ce ne sono tanti [...]. La Juventus è lì…".
ALLA JUVENTUS DA DIRIGENTE - "Alla Juve sono stato diciannove anni e sono stati unici. È stata una storia d’amore incredibile e con i tifosi il feeling è stato incredibile. Ne sono orgoglioso. Per il resto guardo al futuro con positività perché è il mio modo di essere".