Cosa lascia Aston Villa-Juventus
Per questo, in fondo, negli sprazzi di Aston Villa-Juventus c'è "da fare i complimenti ai ragazzi", come amava ripetere il predecessore di Motta. Che sì, li ha fatti, anzi: sta facendo soprattutto questo, perché in tanti sono spremuti ed è forse un fattore che non valutiamo abbastanza, o comunque che non valutiamo approfonditamente. Ma giustificazioni a parte, la casella 0 alla voce "gol fatti" pesa un macigno e indica la necessità di scavare un po' di più nell'analisi, a volte davvero troppo superficiale.
Con Weah, la Juve ha avuto un apporto offensivo a metà: lo statunitense è stato una buona sponda e ha attaccato la profondità con discreta costanza, ma non è stato eccellente praticamente in nulla. Con Yildiz scavalcato dall'intensità della fascia opposta, anche a Conceicao è mancato il guizzo giusto, e comunque parata del Dibu Martinez (resta un capolavoro) a parte, pure agli affondi sulla fascia poi han fatto seguito gli ultimi passaggi sbagliati.
E' stata l'ennesima partita "da percorso", quella di Birmingham. Ed è stata ancora una Juventus "in potenza", per nulla fatta e finita. A inizio dicembre, tutto questo può bastare? E gli alibi come s'infilano in questo discorso? Come avrete potuto capire, le domande sono tante, le risposte pressoché nulle. Forse la filosofia giusta è proprio quella di non pensarci: partita dopo partita, le nubi si diraderanno e capiremo molto di più sul percorso intrapreso da questa squadra. Oggi non è tempo di dire giusto o sbagliato. Oggi è solo tempo di stringere i denti.