
Koopmeiners, neanche Tudor lo scuote. E adesso? C'è un piano B per la Juventus
I numeri della sua partita
I dati, come sempre, offrono una chiave di lettura utile: Koopmeiners è stato sorprendentemente poco coinvolto nella manovra. E con l’arrivo di Tudor ci si aspettava esattamente il contrario: più partecipazione, più verticalità. Invece, ha toccato appena 32 palloni – addirittura meno di Vlahovic, fermo a 33 – e ha perso il possesso in 11 occasioni, oltre la già alta media stagionale di 9,7.Un aspetto che lascia qualche speranza è il dato sui duelli: quattro tentati, quattro vinti. Un segnale che da mediano sa farsi valere. Ma alla Juventus, e a questa versione della squadra in particolare, non serve un Koopmeiners da interdizione. Tudor lo ha posizionato dove dovrebbe fare la differenza: trequartista, spostato sulla destra, con libertà di svariare e di alternarsi con Yildiz. Eppure, le risposte sono state poche. Tiepide. Ininfluenti nelle zone dove avrebbe potuto incidere, complice un dispendio atletico che fatica a sostenere.

La scelta di Tudor
E ora? Rischia il posto? Tudor avrà un’intera settimana per valutare, ma se c’è una certezza su Koopmeiners è la sua serietà professionale. Tuttavia, il tecnico è stato chiaro nel post-partita: “Va recuperato, ma ci tiene e riusciremo a farlo”. Parole molto diverse dall’atteggiamento rassicurante di Thiago Motta, anche quando non c’era nulla di cui essere soddisfatti.
Ora Tudor ha due strade davanti: insistere su Koopmeiners anche quando sembrerà un esperimento fallito, oppure affidarsi a Kolo Muani, adattato ma forse più funzionale. La scelta spetta a lui.
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