Redazione Calciomercato

E' la Juventus più deludente degli ultimi anni, proprio perché ci avevamo creduto
Non si può dire che quello di Thiago Motta sia (già) fallito, si deve però ammettere che ci sia un enorme problema di comprensione da parte del tecnico su cosa sia la Juventus. Su cosa serva in certi momenti. Sul perché nessuno - nessuno! - sia mai diventato più grande, più importante, più forte dello stemma. Neanche chi ha vinto: o l'ha fatto con lo stile bianconero, oppure ha pagato lo scotto della presunzione.
La storia di Thiago potrebbe sembrare quella di Icaro: ha puntato al sole, si è avvicinato, e scottandosi ha affrontato la paura di bruciare. Ha perso, naturalmente. Perché millenni fa, come oggi, la tracotanza fa sempre il pari con una delusione finale. Enorme. Come enorme era l'attesa di vedere qualcosa di diverso, l'ambizione di proporlo, l'immaginario collettivo che cresceva con l'illusione (sì, si può dire) di cambiare una storia vecchia e tramontata con la gioventù rampante delle idee.
La squadra è immagine e somiglianza del suo allenatore. Forse anche per questo non rischia mai la giocata. Gli somiglia così tanto perché sa essere un ragazzino sfrontato e poi in un angolo a disperarsi, fresco nelle idee e poi inesperto nei momenti complicati. E' tutto e niente, come si è a vent'anni. Ma a vent'anni non si è felici, e non si vince. A vent'anni si cerca di tenere a bada le emozioni, si soffre d'un male cane e si ama d' un bene infinito. Si ha una paura tremenda e si ha un coraggio da leoni.
Ecco perché sarà più complicato, infinitamente complicato uscire fuori dal baratro. Il tunnel è esattamente come questa squadra e non ha mezze misure a cui appigliarsi. Più che da allenatore, Thiago dovrà trasformarsi in psicologo: capire i problemi, ammetterli, affrontarli. Tendere la mano e non allontanarsi da chi ne crea. Fare il padre, non il padrone. Sarà in grado?
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