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    Vlahovic verso l'esclusione in Juventus-Milan: cosa c'è dietro la scelta di Thiago Motta

    Vlahovic verso l'esclusione in Juventus-Milan: cosa c'è dietro la scelta di Thiago Motta

    • Andrea Ajello
    Dusan Vlahovic non c'era nella partita di andata contro il Milan a San Siro. Il serbo era indisponibile per un problema muscolare accusato in Nazionale e dovette rinunciare al big match, che la Juventus pareggiò 0-0. Titolare, senza però incidere, nella semifinale di Supercoppa a Riyadh invece, che è stata anche l'ultima partita giocata dal serbo, out nelle ultime gare sempre per noie fisiche. Il suo recupero per il terzo atto stagionale tra Juventus e Milan era in dubbio fino a qualche giorno fa ma Vlahovic è rientrato con il gruppo e in conferenza Thiago Motta ha confermato la sua presenza. 

    Perché Vlahovic non gioca titolare Juventus-Milan


    Convocato si dunque, ma Vlahovic si siederà probabilmente in panchina. Queste le indicazioni arrivate dalla Continassa nelle ultime ore. Il tecnico è intenzionato a confermare Nico Gonzalez in attacco per la terza volta consecutiva. L'argentino non è riuscito a segnare né nel derby con il Torino né contro l'Atalanta anche se qualche occasione l'ha avuta. Erano partite complicate, forse più di quanto potrebbe essere invece la sfida con il Milan, che almeno difensivamente, continua a mostrare difficoltà di tenuta e Nico spera di avere un po' più spazio per agire e incidere. 

    Tornando a Vlahovic però, quali sono i motivi che spingono Thiago Motta a lasciarlo - inizialmente - fuori? Da considerare prima di tutto la condizione fisica del giocatore, che è tornato ad allenarsi con il gruppo solo nella giornata di giovedì, a due giorni dalla gara. Dusan non può essere al 100% o comunque rischia di avere un'autonomia ridotta e anche per questo partirà dalla panchina. C'è poi il calendario, con la Juve impegnata ogni tre giorni e che martedì volerà in Belgio per affrontare in Champions League il Club Bruges. Ci sarà bisogno di tutti e Motta - dove potrà - sarà chiamato a gestire i giocatori. Infine, non si può nascondere che Vlahovic per caratteristiche probabilmente non rappresenta l'attaccante ideale dell'allenatore, che fino ad ora non ha mai avuto alternative reali per lasciare fuori il serbo. Dalla prossima di campionato invece, se tutto andrà come previsto, ci sarà un opzione in più di alto livello, ovvero Kolo Muani. E a quel punto, dietro una "panchina" di Vlahovic il discorso non sarebbe solo di natura fisica. Per il mercato invece, che rimane un tema attorno a Dusan, i discorsi per ora sono rimandati. Manca un'offerta che possa cambiare la situazione già a gennaio. 

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