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Juventus, Mbangula è il caso più evidente: Thiago Motta contraddice sé stesso
Le parole di Thiago Motta su Mbangula
"Per me ha trovato qualcosa in più, è stato molto vicino all'area provando il dribbling, cercando il momento giusto". Tutto bello, tutto corretto, perché il classe 2004 è stato indubbiamente il più vivace dei suoi lì davanti, al punto che se Nico Gonzalez non avesse gettato alle ortiche la migliore occasione della partita saremmo qui ad applaudire soprattutto lui, per una giocata illuminante.
Perché l'allenatore della Juventus si è contraddetto su Mbangula
Ma allora perché il giovane belga - che tra l'altro lo stadio di Bruges lo conosceva bene, essendo sbocciato proprio lì a livello di Giovanili - è stato il primo ad essere sostituito, al 20' della ripresa? Una domanda destinata a rimanere senza risposta, almeno per ora. Ma Thiago, così, ha contraddetto sé stesso, lasciando di nuovo l'impressione di un lavoro svolto a metà. Che così non accontenta nessuno, che così non può bastare. E allora la responsabilità, forse, non è più solo degli attaccanti, o almeno non di tutti...
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