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  • Lo stop di Gatti non spaventa: Tudor sceglie la continuità, avanti con la difesa a tre

    Lo stop di Gatti non spaventa: Tudor sceglie la continuità, avanti con la difesa a tre

    • Michael Di Chiaro
    La complicata e difficoltosa stagione 2024/25 della Juventus è stata evidentemente macchiata da una sequela impressionante di infortuni che hanno letteralmente falcidiato la rosa bianconera, specialmente per quanto riguarda il pacchetto difensivo, ovvero il reparto maggiormente colpito da intoppi fisici che, di fatto, hanno colpito quasi tutti i componenti del pacchetto arretrato a tinte bianconere.

    La sfortuna si è accanita soprattutto con Gleison Bremer e Juan Cabal, entrambi fermati dalla lesione al legamento crociato che, di fatto, ha chiuso anzitempo la stagione dei due difensori bianconeri. I guai di natura fisica hanno colpito anche Pierre Kalulu, fermo per oltre un mese a cavallo tra la fine di gennaio e l'inizio di marzo, senza dimenticare l'infortunio occorso a Renato Veiga, ovvero il centrale prelevato dal Chelsea per sopperire all'emergenza difensiva e rimasto anch'esso vittima di un intoppo fisico che l'ha costretto ai box per qualche settimana.

    Ad appesantire ulteriormente il bilancio è arrivato anche lo stop di Federico Gatti che, dopo un contrasto molto duro con Andrea Pinamonti durante Juventus-Genoa, si è procurato la frattura della diafisi del perone. In altre parole, un mese di stop proprio nel momento più caldo della stagione. Tudor dovrà dunque fare a meno del suo numero 4 quantomeno fino alla fine del mese di aprile, ma non per questo l'allenatore croato sembra intenzionato a snaturare il proprio credo tattico.
     

    Il ko di Gatti non spaventa Tudor


    Lo stop del centrale rivolese, di fatto, riduce ai minimi termini le opzioni difensive a disposizione del nuovo allenatore della Juventus. In vista della sfida contro la Roma e dei prossimi impegni ufficiali, l'allenatore croato avrà infatti a disposizione solamente tre centrali, ovvero Pierre Kalulu, Renato Veiga e Lloyd Kelly. Nonostante il numero di soluzioni sia assai ridotto, Tudor è deciso a non smentire il proprio credo tattico ed è orientato a varare la linea della continuità.

    Avanti, già a partire dalla gara con la Roma, con lo stesso modulo. Avanti, soprattutto, con la difesa a tre. Renato Veiga, grazie alle sue abilità in fase di costruzione, agirà da perno centrale. Kalulu e Kelly saranno i 'braccetti' rispettivamente di destra e di sinistra. Toccherà a loro, e a loro soltanto, caricarsi sulle spalle il peso e la pressione di un intero reparto che deve trovare massima solidità in questo sprint finale e decisivo del campionato.

     

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