2025 Getty Images

Nell'occhio del ciclone: Juventus, la crisi passa anche dai giocatori
Tradotto: ben pochi, per usare un eufemismo, si stanno salvando dal crollo di queste ultime settimane. E i responsabili non possono essere solo Thiago Motta e la società, nonostante le scelte di entrambe le parti stiano portando a conseguenze tutt'altro che felici fin qui.
No, la responsabilità è più allargata, e grava su più spalle. E da questa, i giocatori non possono essere esenti, soprattutto perché sono gli attori più importanti sul campo.
Non solo società e allenatore: (soprattutto) la squadra conta
Il meccanismo di una squadra - e in particolare quello di un club come la Juventus - ha tantissimi ingranaggi, e dai più importanti a quelli secondari, ogni parte conta. Soprattutto con la maglia bianconera addosso. E allora non si può fare a meno di individuare nella squadra, nei giocatori, uno dei diversi malfunzionamenti di questo meccanismo.
Società e Thiago Motta sono finiti, giustamente, al centro di diverse critiche per la gestione di tanti momenti. Tuttavia non si deve dimenticare che i giocatori sono parte integrante di ogni fase di questo processo. Dall'atteggiamento alle scelte in campo, il gruppo squadra ha dimostrato in più occasioni - Atalanta e Fiorentina sono gli emblemi - che le sconfitte più brucianti non sono arrivate per caso, anzi.
È mancata spesso la reazione, la voglia di rispondere davvero ai colpi subiti. E come ha ricordato una leggenda bianconera proprio nei giorni scorsi, quando manca la reazione ai cazzotti, allora c'è qualcosa che non funziona alla base. E su questa base ci sono tanti volti, senza escludere chi scende in campo.
Atalanta e Fiorentina: il crollo della Juventus
Questi emblemi del tracollo sono stati i più pesanti della stagione della Juventus. Le certezze - seppur molto deboli -create con le cinque vittorie di fila in Serie A, si sono frantumate sotto dei colpi cinici e precisi. E l'apparente fortezza bianconera si è rivelata un castello di carta: dall'assenza (anche se in campo) di Nico Gonzalez e Koopmeiners, al crollo di capitan Locatelli, le difficoltà della squadra sono state davvero tante.
E ora? Ora diventa davvero dura, perché non è rimasto alcun appiglio. Nelle peggiori sconfitte di questa stagione, c'è sempre stato un obiettivo per rifarsi, mentre adesso il quarto posto sembra il minimo indispensabile, e allo stesso tempo una consolazione non sufficiente.
Commenti
(4)