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Ne abbiamo parlato ieri, analizzando rapidamente il minutaggio e incrociando le dita affinché da Lecce si potesse tornare almeno senza ulteriori infortunati, considerando la situazione d'emergenza: Thiago Motta è costretto a mandare in campo sostanzialmente sempre gli stessi giocatori, divenuti in maniera quasi involontaria i suoi "fedelissimi", come nel caso del primatista assoluto Andrea Cambiaso (1.172 minuti, considerando pure quelli di ieri) ma anche di un Nicolò Savona, grande sorpresa di questa prima parte di stagione, ora fermo per un affaticamento ma già a quota 759 minuti, più di quelli collezionati da Teun Koopmeiners.

 

Juventus, il problema della condizione fisica


Dalla Puglia i bianconeri sono tornati con un solo punto, perché gli altri due sono svaniti in pieno recupero. Nessuno si è fatto male - ed è già una notizia positiva, visto l'andazzo -, ma ciò non ha cancellato la sensazione di una squadra poco brillante, che infatti non è mai riuscita ad alzare il ritmo al punto da mettere davvero alle strette il Lecce. Un problema di scarsa tenuta fisica? Non solo, ma anche. La Juventus alle prese con l'emergenza ha capito, con tutta probabilità, di non poter forzare troppo la mano, di dover gestire la pressione del piede sull'acceleratore per evitare ulteriori spiacevoli sorprese. Che poi, forse, non abbia ancora le idee chiarissime su come farlo e in quali momenti evitando di perdere punti per strada, beh, questo è un altro discorso.



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