Juventus senza Allegri: il mercato in entrata
Innanzitutto, le scelte andranno calibrate sul nuovo allenatore e sul modulo. Un esempio, non certo a caso: se dovesse arrivare Thiago Motta si passerebbe probabilmente ad una difesa a 4. Modulo che questa Juventus, con una batteria di esterni bassi insufficiente, faticherebbe molto a sopportare. In più, ogni allenatore si porta dietro un elenco di pupilli, di calciatori sui quali farebbe sempre affidamento. Non è un caso, dunque, che si parli dei vari Ferguson, Calafiori o Zirkzee.
Ma, più in generale, cambierebbe l’approccio. Difficile possano risentirsi, accostati alla Juventus, nomi come quelli di Bonaventura o Pereyra; più facile, come poi avvenuto, si punti su profili dal potenziale futuro come Charly Alcaraz, come poi avvenuto. Ad assistere Giuntoli, in questo, potrebbe arrivare presto il capo scout del Napoli, Maurizio Micheli.
Nonostante ciò, visti i conti e le necessità del gruppo, non sono da escludere colpi dal mercato a parametro zero: su tutti Felipe Anderson.
Juventus senza Allegri: il mercato in uscita
Anche dal punto di vista del mercato in uscita è chiara una cosa: sarà il nuovo allenatore a dire la sua, una volta preso il posto alla Continassa. Con l’addio di Allegri, però, sarebbe ancora più in bilico la posizione di Adrien Rabiot che, solo un anno fa, rinnovò il contratto anche per il rapporto che lo lega al tecnico livornese. Sul mercato in uscita, poi, potrebbero finire giocatori legati e arrivati alla Juve proprio grazie ad Allegri: uno su tutti, Mattia De Sciglio.
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