
Juve, vincitori e vinti dell'estate: un dominatore, una sorpresa e i soliti noti
SCORRI E CONTINUA A LEGGERE: JUVE, I PROMOSSI E I BOCCIATI DELL’ESTATE

Fra i promossi, al primo posto c’è sicuramente Andrea Pirlo. E’ lui il vincitore dell’estate juventina. Da ieri è ufficialmente un allenatore Uefa Pro e, finora, non ha sbagliato una mossa. Dal punto di vista della comunicazione, è stato ‘aziendalista’ quando ha dovuto ‘silurare’ Higuain e Khedira, e si è fatto sentire quando ha messo in evidenza che gli serve un centravanti, quanto prima. Non ha il dogmatismo di Sarri, e neanche la ruvidità dell’ex allenatore della Juve.
Sul secondo gradino del podio, c’è Dejan Kulusevski, che sembra davvero avere le caratteristiche del predestinato, e non a casa Cristiano Ronaldo lo ha preso immediatamente sotto la sua ala. Se manterrà le promesse, e le premesse, di questo inizio di stagione, il 20enne potrà essere l’uomo che mancava alla Juve nella scorsa stagione, per quanto riguarda velocità, dinamismo e duttilità tattica.

Weston McKennie è la terza nota positiva dell’estate della Juve. Arrivato a sorpresa, il 22enne americano in poco tempo ha conquistato i tifosi, che in lui rivedono le potenzialità di giocatori che in passato sono stati amati follemente dal mondo bianconero, da Furino a Davids. Anche lui, come Kulusevski, per il momento sembra l’uomo giusto al posto giusto. Ma per tutti e due, e anche per Pirlo, i veri esami inizieranno ovviamente da domenica.

Al netto del merito di aver preso in largo anticipo Kulusevski, e di aver aggiunto Arthur e McKennie, per Fabio Paratici l’estate è stata ed è davvero molto dura, forse ancora peggiore rispetto a quella, già tribolata, del 2019. L’esoero di Sarri è stata una sua sconfitta, e la scelta del nuovo allenatore è tutta del presidente Andrea Agnelli. Dopo aver smaltito, con minusvalenza, Higuain, al capo dell’area sportiva della Juve restano ancora da risolvere i soliti problemi: il centravanti (quanta confusione fra Milik, Dzeko e Suarez, con il ‘caso’ passaporto dopo aver già preso McKennie), gli esterni di difesa, le cessioni dei vari Bernardeschi, Khedira, Rugani e De Sciglio…


Pronti via, e la stagione di Federico Bernardeschi sembra ripercorrere le orme delle precedenti, con un nuovo infortunio. Naturalmente non è una colpa, ma sicuramente a livello psicologico non è certo un’iniezione di fiducia. Ai margini del progetto Juve, e con un nuovo procuratore, l’ex viola sembra non avere né mercato (l’ingaggio è troppo alto) né un grande futuro all’interno della Juve di Pirlo.

Rugani-De Sciglio, la coppia che non scoppia. Nel senso che, stagione dopo stagione, sono sempre i primi sulla lista dei partenti, ma poi finiscono sempre per restare. Pirlo ha fatto capire come la pensa: nell’amichevole con il Novara sono stati gli ultimi fra gli ultimi nelle rotazioni. Paratici riuscirà a cederli in questa sessione di mercato?
Commenti
(0)