In passato, Juventus e Sporting Lisbona sono state protagoniste di clamorosi casi di mercato, connotati soprattutto dalla caratteristica di non essersi concretizzati per situazioni davvero molto particolari. Ci riferiamo alle situazioni che videro protagonisti i due calciatori portoghesi più forti di sempre (insieme ad Eusebio): Luis Figo e Cristiano Ronaldo.
IL CASO FIGO - Siamo nel 1994-95 e il caso Figo è clamoroso. Classe 1972, astro nascente del calcio lusitano, Figo il 17 ottobre 1994 firma un contratto triennale con la Juventus con decorrenza dal 1995, ma poche settimane dopo disdice unilateralmente quest'accordo con una lettera. Per la Juve ciò non è sufficiente, quindi – forte dell'accordo di 6 miliardi di lire allo Sporting e uno e mezzo all'anno al giocatore – deposita il contratto presso la Lega Calcio nel gennaio del 1995. Il 1º febbraio 1995 Figo firma da svincolato un contratto con il Parma, disposto a versare alla squadra portoghese 2 miliardi di lire come da parametro UEFA. Alla fine, la Lega riconosce come irregolari entrambi i contratti iniziando una mediazione fra i due club, i quali il 17 febbraio decidono di non tesserare il giocatore per due anni, durante i quali nessun'altra società italiana avrebbe potuto farlo. Il risultato è che Figo nell'estate del 1995 va al Barcellona (poi al Real Madrid nel 2000 e infine all'Inter nel 2005).
IL CASO RONALDO-SALAS - Siamo nel 2002 e la Juventus (così come l'Inter) ha messo gli occhi sul 17enne Cristiano Ronaldo, stellina dello Sporting Lisbona. "Gli misi subito gli occhi addosso – racconta Gianni Di Marzio, allora osservatore della Juventus, nel libro "I segreti dell'osservatore di calcio" di Jean-Christophe Cataliotti –. Giocava sulla sinistra, rientrava sul destro, fisicamente era forte, aveva giocate strabilianti, saltava bene l’uomo, la fase difensiva la faceva, si sacrificava per la squadra. Lo portammo a Torino per fare le visite mediche. L’affare saltò tra Sporting Lisbona e Juventus perché nell’affare la Juve voleva dare dentro Salas più una manciata di milioncini, ma Salas non accettò quel trasferimento". Per il rifiuto di Marcelo Salas di trasferirsi a Lisbona, saltò quindi l'acquisto di Ronaldo da parte della Juve. Cristiano nel 2003 sarebbe passato al Manchester United, nel 2009 al Real Madrid e solo nel 2018, sedici anni dopo, alla Juve.
AFFARE FATTO E AFFARI DEL FUTURO - Non solo affari mancati. Nel passato di Juve e Sporting Lisbona c'è anche una trattativa andata a buon fine, per un giocatore che fece la fortuna dei bianconeri. E per il prossimo futuro ci sono due giocatori dello Sporting potenzialmente nel mirino dei bianconeri.
AFFARE SOUSA - L'affare fatto fra Juve e Sporting Lisbona fu l'acquisto di Paulo Sousa da parte dei bianconeri nel 1994. Classe 1970, Sousa era un centrocampista di qualità, quantità e visione tattica del gioco. In due stagioni alla Juve (74 presenze e 2 gol), fu fra i giocatori fondamentali per i successi della prima Juve di Marcello Lippi, vincendo uno scudetto, una Champions League, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana.
AFFARI IN VISTA - Per quanto riguarda, infine, gli affari futuribili fra Juventus e Sporting Lisbona, sono soprattuto due i giocatori della rosa dei Leoes che occupano un posto speciale nei taccuini degli osservatori bianconeri. Si tratta di Gonçalo Bernardo Inacio, difensore centrale classe 2001 che ha debuttato nella nazionale maggiore portoghese il 23 marzo, nel 4-0 sul Liechtenstein. E di Youssef Ramalho Chermiti, attaccante classe 2004 di origini tunisine e capoverdiane, 13 presenze e 2 gol in questa stagione a 19 anni non ancora compiuti. Veloce e dal fisico slanciato (è alto 192 cm), Chermiti di recente è stato 'sponsorizzato' dal connazionale Rafael Leao, attaccante del Milan, che ha twittato: "Youssef Chermiti il mio gemello".
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