
Juve allo specchio, Sarri vs Pirlo: il dato è clamoroso, e può ancora peggiorare
PROBLEMA PAREGGI - Confrontando la classifica di quest'anno con quella della stagione passata - nella quale tra mille difficoltà è comunque arrivato il nono scudetto di fila - il dato da cerchiare in rosso sono i pareggi: uno con Sarri, quattro con Pirlo. Tanti, troppi in sette giornate. Tra mille critiche, l'ex allenatore bianconero aveva totalizzato sei vittorie in sette partite; oggi invece Pirlo è a -4 dalla Juve dell'anno scorso e se il Napoli dovesse vincere il ricorso per lo 0-3 a tavolino il -4 diventerebbe -7 e i bianconeri avrebbero gli stessi punti della Sampdoria. Per il resto, questa Juve dopo sette turni di campionato è imbattuta proprio come quella della stagione scorsa e ha fatto anche due gol in più.
QUEL DIFETTO COSTANTE - Quelli subiti invece, curiosamente sono sempre gli stessi: sei. Quasi uno a partita. Non un granché per una squadra che punta a vincere lo scudetto. Quello della porta inviolata è stato uno dei problemi che la Juve si porta dietro dall'anno scorso. Tra i motivi c'è anche uno stile di gioco simile dei due allenatori, che puntano su un calcio offensivo pensando prima a segnare e poi a non prenderle. Non sempre riesce, per informazioni rivedersi gli ultimi quindici secondi della partita di ieri contro la Lazio. L'anno scorso è stato uno dei rari casi negli ultimi anni in cui chi ha vinto lo scudetto non aveva la miglior difesa (sette reti subite in più dall'Inter e una in più della Lazio). Un problema che Sarri non è riuscito a risolvere nonostante l'aiuto di Barzagli, ora sarà compito di Pirlo sistemare la situazione e recuperare tutti quei punti persi in classifica. La Juve è un cantiere aperto. Sul quale c'è ancora, tanto, da lavorare.
Commenti
(0)