
Furino a BN: 'Vi racconto il baby Paolo Rossi, sorridente e veloce. Tutta la Juve tifava per lui'
Poi, Como, Vicenza e Perugia prima di tornare a Torino.
"Quando è rientrato alla Juve era un giocatore già affermato, un giocatore importante diventato uomo e cresciuto sotto l'aspetto calcistico. Come persona era rimasto quel personaggio sorridente e allegro che era da ragazzino".
Se lo ricorda il Rossi 2.0?
"Noi sentivamo le voci e sapevamo che era in procinto di arrivare. Ricordo che ci eravamo trovati tutti allo Stadio Comunale, pronti per partire per Villar Perosa, e spuntò lui. Conosceva già i compagni di Nazionale, stava molto con loro".
Quant'era difficile affrontarlo in allenamento?
"Viveva della sua abilità tecnica e della rapidità, una prerogativa essenziale per un attaccante di quell'epoca. Forse era un po' prevedibile, ma talmente veloce che non lo fermavamo mai".
Ci racconta un aneddoto?
"Durante gli allenamenti capitava spesso che facevamo fare le gare di velocità a lui e Damiani e scommettevamo su chi arrivava per primo nei 50 metri".
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