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Danilo, è il momento più duro: errori e critiche con il Brasile. E il futuro è in bilico
Un errore fatale
L’episodio chiave che ha segnato la partita per Danilo è avvenuto subito dopo il calcio d’inizio. Schierato come terzino destro dal commissario tecnico Dorival Junior, Danilo si è fatto sorprendere da un cross proveniente dalla fascia destra, permettendo a Vargas di colpire indisturbato di testa e battere Ederson. Nonostante il portiere del Manchester City abbia commesso anch'egli un errore evidente, la colpa principale è stata attribuita a Danilo, che avrebbe dovuto marcare più attentamente l’ex attaccante del Napoli.
Il difensore della Juventus è stato inoltre ammonito poco dopo l'inizio del secondo tempo, dimostrando una certa frustrazione in campo. La sua prestazione, caratterizzata da poca propositività e da un atteggiamento non abbastanza aggressivo nelle incursioni offensive, ha deluso i tifosi brasiliani, che si aspettano dai terzini della Nazionale un contributo maggiore in fase di spinta.
Le critiche social
Non è la prima volta che Danilo finisce nel mirino delle critiche dei tifosi brasiliani, ma questa volta la situazione è peggiorata a causa del contesto generale in cui si trova il difensore. Dopo un inizio di stagione difficile con la Juventus, Danilo sperava che l’aria della Nazionale potesse dargli nuova energia, ma le cose non sono andate come previsto. Subito dopo la partita contro il Cile, i social media si sono riempiti di commenti negativi, con molti tifosi che chiedevano la sua esclusione definitiva dalla Nazionale. "Deve ritirarsi dalla Seleção, anche per il suo bene", è stato uno dei commenti più frequenti, mentre altri lo hanno definito "il peggior terzino destro della storia del Brasile".
Danilo non è nuovo a queste pressioni, ma la crescente frustrazione dei tifosi brasiliani nei suoi confronti sembra aver raggiunto un nuovo apice. Negli ultimi mesi, infatti, il difensore aveva già affrontato critiche pesanti, soprattutto dopo l’eliminazione del Brasile dalla Copa America. In quella circostanza, la rabbia dei tifosi si era diretta su di lui e su altri giocatori, con alcuni supporters che lo avevano persino atteso fuori dall’hotel della squadra per esprimere il loro disappunto.
Nervosismo e battibecchi
Oltre alle difficoltà in campo, Danilo ha mostrato segni di nervosismo anche fuori dal rettangolo di gioco. Durante la Copa America, dopo il pareggio del Brasile contro la Costa Rica, il difensore aveva avuto un battibecco con un tifoso presente in tribuna, accusandolo di mancanza di rispetto. Neymar, presente come spettatore, era intervenuto per calmare gli animi e allontanare il compagno di squadra, ma l'episodio ha lasciato un segno evidente sul morale di Danilo.
Più recentemente, a settembre, il difensore ha criticato pubblicamente la Federazione brasiliana (CBF), sottolineando le difficoltà organizzative che il Brasile stava attraversando dopo l’uscita dai Mondiali. Danilo ha lamentato la mancanza di una chiara strategia e ha accusato la Federazione di non aver gestito adeguatamente il periodo di transizione dopo l’eliminazione.
La situazione alla Juventus
Mentre con la Nazionale Danilo fatica a trovare continuità e serenità, la situazione non è migliore alla Juventus. Sotto la guida di Thiago Motta, l'ex capitano bianconero ha visto drasticamente ridursi il suo minutaggio. Nella stagione in corso, Danilo ha giocato solo 115 minuti in campionato e 33 in Champions League, scendendo in campo dall’inizio soltanto nella trasferta contro il Genoa. Nonostante l’esperienza e l’affidabilità dimostrate nelle passate stagioni, il difensore brasiliano sembra essere scivolato indietro nelle gerarchie dell’allenatore.
Questo scarso utilizzo ha alimentato speculazioni sul futuro di Danilo alla Juventus, soprattutto alla luce del fatto che il club bianconero ha adottato una politica di riduzione degli stipendi e un approccio più rigido nella gestione dei contratti dei giocatori più esperti. Danilo, che ha rappresentato un punto fermo per diversi allenatori della Juventus, deve ora affrontare la sfida di riconquistare il suo posto in squadra.
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