
Controcorrente: Juve, perché è meglio tenere Ronaldo e vendere Dybala
E’ opinione di scrive, invece, che la Juve farebbe bene a vendere l’argentino e a tenersi stretto il portoghese, ovviamente solo nel caso in cui fosse davvero costretta a scegliere fra uno dei due (perché è naturale che l’ideale sarebbe tenerli entrambi, come ha scritto Mario Sconcerti).E questo al netto delle volontà dei due giocatori, perché ciò di cui stiamo parlando è la decisione del club, altra cosa poi è il desiderio dei calciatori. Bene, fatta questa premessa d’obbligo, c’è tutta una serie di motivi tecnici, di immagine ed economici, per i quali sarebbe più opportuno cedere Dybala e tenere Ronaldo. Vediamoli…
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Dal punto di vista tecnico, ed è il fattore che più di altri fa la differenza, fra Ronaldo e Dybala non c’è paragone. Da una parte c’è uno dei migliori giocatori di tutti i tempi, dall’altra un campione che per ora ha fatto la differenza solo in alcune occasioni in Italia. A livello di Champions League (che Agnelli ha indicato come “obiettivo e non più sogno”), la differenza è abissale: per Dybala 43 partite e 14 gol, per Ronaldo 176 match e 131 reti. Ci ricordiamo di un Dybala decisivo solo in un paio di occasioni (Barcellona, Tottenham), mentre CR7 è stato determinante per vincere la Champions cinque volte. E badate, non stiamo parlando del passato, ma del presente: nelle sei gare a eliminazione diretta disputate con la maglia bianconera, contro Atletico Madrid, Ajax e Lione, il portoghese ha realizzato sette gol (tre agli spagnoli, due agli olandesi e due ai francesi). Nella Juve ha segnato in pratica solo lui. Si dice della differenza di età (35 contro 27), ma se guardiamo gli infortuni delle ultime due stagioni, chi ha trascorso più tempo in infermeria fra i due? E chiediamoci perché l’idea del Paris Saint Germain, prima dell’emergenza Covid, sia stata quella di acquistare Ronaldo e non Dybala…
Dal punto di vista dell’immagine, vendere Ronaldo per la Juventus sarebbe devastante, in modo inversamente proporzionale a quanto fu eclatante il suo arrivo nell’estate del 2018. Se compri Ronaldo e gli fai un contratto di quattro anni con l’obiettivo di vincere la Champions League, devi tenerlo per tutta la durata del contratto (a meno che, ça va sans dire, non sia lui a volersene andare). Cederlo dopo due stagioni sarebbe l’ammissione di una sconfitta e di un affare andata male: Agnelli e la Juve hanno invece il dovere di andare fino in fondo nella loro scommessa di due anni fa. E poi è stato proprio CR7 a dichiarare, durante l’estate del 2019: “La Juve la vincerà la Champions: se non sarà quest'anno sarà il prossimo, ma da qui a due anni, per come sta lavorando, arriverà


C’è, infine, l’aspetto che riguarda i soldi. Dal punto di vista finanziario, la Juventus vendendo Ronaldo si libererebbe naturalmente di un ingaggio pesantissimo (31 milioni di euro all’anno), di gran lunga più elevato di quello di Dybala (7,3 milioni a stagione, ma ne chiede 20 per rinnovare il contratto in scadenza nel 2022). E questo a livello finanziario. Dal punto di vista economico, invece, il portoghese è a bilancio per 57,8 milioni di euro, l’argentino per 11 milioni. Ipotizzando per entrambi uno stesso valore di vendita (poniamo 80 milioni), la cessione di Ronaldo genererebbe una plusvalenza di 22,2 milioni, quella di Dybala di 69. Anche da questo punto di vista, converrebbe di più vendere il numero 10 piuttosto che il numero 7.
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