
A tutto Pablito, tra Juve e Nazionale: i migliori momenti della carriera di Paolo Rossi
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1 MAGGIO 1974, L’ESORDIO CON LA JUVE – Paolo Rossi esordisce nella prima squadra della Juve, dopo essere diventato juventino a 15 anni su imbeccata di Italo Allodi, dirigente di Boniperti, che lo acquista per una dozzina di milioni di lire. Dopo essersi messo in mostra con la Primavera, ecco la chance in Coppa Italia, contro il Cesena

LA PRIMA IN SERIE A – 1975-76, l’anno del debutto. Rossi si trasferisce al Como in prestito dalla Juve, dove colleziona sei presenze in Serie A

IL VICENZA E IL ’78 – L’anno successivo la Juve decide di venderlo in comproprietà al Vicenza. Qui esplode il suo estro, diventando capocannoniere in Serie B con 21 gol e trascinando la squadra alla promozione A. Stesso copione nella stagione 1977-78, però al quadrato. Rossi si laurea capocannoniere della Serie A con 24 gol, contribuendo ad un memorabile secondo posto dei biancorossi. Automatica la convocazione ai Mondiali in Argentina

MONDIALI IN ARGENTINA – Paolo diventa Pablito. Rossi segna al debutto contro la Francia e nella successiva contro l’Ungheria. 3 reti per lui nella competizione, talento definitivamente sbocciato

IL PASSAGGIO ALLE BUSTE AL VICENZA – Juve e Vicenza non trovano l’accordo per il cartellino, e veneti se lo aggiudicano alle buste: più di due miliardi e mezzo contro gli 800 milioni di Boniperti.


FINALMENTE JUVE E GOL A UDINE – Dopo le esperienze a Vicenza e Perugia, Rossi ritrova la Juve nell’82, dopo la squalifica subita nell’80 per calcio scommesse. Riesce a scendere in campo per le ultime tre giornate trovando anche il gol a Udine per poi… rituffarsi nel Mondiale.

PABLITO MUNDIAL, L’82 E IL BRASILE – Contro tutto e tutti, il CT Bearzot lo convoca al Mondiale dell’82. Nella prima fase Rossi non si sblocca, non riesce proprio, e Bearzot viene massacrato dalle critiche. Ma dalla seconda partita della seconda fase, la svolta che ha unito tutta Italia in un colpo solo. Anzi, in tre gol. Tripletta contro il Brasile al Sarrià di Barcellona, che diventa il titolo di un suo libro: ‘Ho fatto piangere il Brasile’. Poi altri due gol alla Polonia e uno in finale alla Germania. Semplicemente Italia campione del mondo, semplicemente Paolo Rossi.
IL PALLONE D’ORO – Stagione 1982-83, primo anno in Coppa Campioni, fresco fresco campione mundial. Gesta che gli permette di alzare il Pallone d’Oro nel dicembre dell’82, terzo italiano di sempre a riuscirci.

COPPA DEI CAMPIONI – Tra scudetti e Coppa Italia, c’è spazio anche per una Coppa dei Campioni. È il suo ultimo anno alla Juventus, il 1984-85, e riesce al fotofinish a conquistare l’odierna Champions League contro il Liverpool, oltre alla Supercoppa Europea vinta a metà stagione proprio contro i Reds

CON LA JUVE – In totale, dal 1982 al 1985, un totale di 44 gol e 6 trofei (1 Coppa dei Campioni, 2 scudetti, 1 Coppa Italia, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa Europea)

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