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    Juventus, Yildiz è una perla rara: i numeri parlano chiaro, è al top in Europa

    Juventus, Yildiz è una perla rara: i numeri parlano chiaro, è al top in Europa

    • Benedetta Panzeri
    Eh, onestamente non è più così semplice parlare di lui senza scadere nel banale, o nella retorica. Ma più passa il tempo più Kenan Yildiz riesce a stupire, a brillare con la sua qualità di talento puro, di "predestinato" se si vuole scegliere un termine un po' abusato, ma che in effetti ben descrive un giocatore per cui, evidentemente, qualcuno ha un piano ben preciso, per un futuro da autentica stella. Ieri sera, nella gara contro il Lecce, un'altra perla per il numero dieci della Juventus, che ha illuminato l'Allianz Stadium e ha messo al sicuro - almeno fino al brivido di troppo nel finale - il risultato già sbloccato da Teun Koopmeiners.

    Ad ogni modo, non c'è solo il goal - un destro basso e angolato a trafiggere Wladimiro Falcone dopo un'azione dai Playstation - nei suoi 89 minuti in campo nel tempio bianconero: per tutta la sera Yildiz ha stordito il Lecce con giocate da capogiro, da autentico leader tecnico di una squadra che ha sì fame di vittorie e pragmatismo, ma anche di bellezza ed emozioni, quelle che fanno brillare gli occhi. Sempre nel vivo del gioco, sempre illuminante e decisivo, il giovane turco non ha mancato di creare spunti e ricamare per i compagni di squadra, come testimoniano anche i numeri della sua partita.

     

    I numeri di Yildiz in Juventus-Lecce


    In 89 minuti, Kenan ha toccato la palla 80 volte, effettuando 58 passaggi (con una precisione dell'88%) di cui sette ritenuti decisivi, oltre a undici cross; nel suo conteggio anche cinque duelli, dei quali ne ha vinti due. Insomma, un giocatore che comunque non si limita alla sua zona di campo ma sa bene dove e come può offrire il suo contributo, al pari di pochi altri al mondo. E in questo senso le statistiche parlano chiaro. Tra i giocatori che hanno segnato più di cinque goal in questa stagione nei cinque principali campionati europei, solamente Lamine Yamal (sei, classe 2007) e Assane Diao (sette, settembre 2005) sono più giovani del talento della Juventus (che compirà vent'anni il prossimo 4 maggio ed è a quota sei).

     

    Le statistiche


    Yildiz, tra l'altro, ha segnato in due match interni di fila per la seconda volta con la Vecchia Signora in tutte le competizioni: dopo le due sfide di Coppa Italia del gennaio 2024 (contro Salernitana e Frosinone), si è ripetuto contro Genoa e Lecce, nelle prime due partite casalinghe dell'era Tudor. E allora beato chi ce l'ha, uno così. La Juventus è già stata chiara in questo senso, non lo lascerà andare se non per un'offerta da tripla cifra, una decisione presa in accordo con lo stesso giocatore che si è sbilanciato con la dirigenza: vuole restare a Torino per vincere, in un progetto a lungo termine di cui conta di essere il volto e il pilastro, sempre con quel numero 10 sulla schiena che rievoca un altro predestinato, che ora è Leggenda.



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