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    Ribaltone Juventus, scelto Tudor, Motta ai titoli di coda: cambio immediato

    Ribaltone Juventus, scelto Tudor, Motta ai titoli di coda: cambio immediato

    • Michael Di Chiaro
    Bastano poche ore. Poche ore per riscrivere il copione di una storia e per capovolgere tutto. Sono bastate poche ore alla Juventus per accelerare sul fronte allenatore e per comprendere che l'ora del cambiamento era davvero scoccata. I bianconeri, infatti, si apprestano a salutare Thiago Motta. Tutto vero, impensabile soltanto fino a poche settimane fa.

    Il tecnico corteggiato, scelto e voluto da Cristiano Giuntoli e arrivato a Torino, dopo aver posto il proverbiale nero su bianco su un contratto di durata triennale, per inaugurare un nuovo e intrigante progetto sportivo è arrivato al capolinea dopo appena dieci mesi. Uno scenario che nemmeno il più pessimista di tutti avrebbe mai potuto pronosticare.


    Thiago Motta, infatti, è ormai vicinissimo all'esonero da guida tecnica della Juventus: a costare estremamente caro al tecnico bianconero è stata innanzitutto la penuria di risultati: Madama, a nove giornate dalla fine, è al momento fuori dalle prime quattro (ovvero l'obiettivo minimo) ma nelle coppe il bilancio è persino peggiore: in Champions la Juve è stata eliminata dal PSV, che nel turno successivo ha incassato qualcosa come nove goal in due partite dall'Arsenal.


    In Supercoppa la Vecchia Signora si è fatta ribaltare da un Milan che aveva cambiato allenatore soltanto tre giorni prima e, infine, la Coppa Italia, con l'Empoli - ampiamente rimaneggiato - capace di imporsi all'Allianz Stadium ai calci di rigore. In altre parole, un fallimento totale ulteriormente appesantito dalle due clamorose sconfitte contro Atalanta e Fiorentina, dove la Juve ha segnato zero goal e ne ha incassati sette nell'arco di ottanta minuti. E ora, siamo evidentemente alla resa dei conti, con Motta ormai ai titoli di coda.

     

    Tudor più di Mancini



    Per la successione al timone bianconero, Igor Tudor è attualmente in pole nella corsa alla panchina zebrata, con l'allenatore croato ormai pronto a staccare definitivamente la candidatura di Roberto Mancini, altro profilo accostato alla Juve nelle ultime ore. Tudor, dal canto suo, viene considerato come il profilo ideale per dare la sterzata decisiva in questo rush finale dove Yildiz e compagni sono chiamati a fare di tutto per salvare il salvabile, ovvero staccando il pass per la prossima Champions League. Tudor avrebbe infatti accettato di impegnarsi per i prossimi quattro mesi, Mondiale per Club compreso, magari inserendo un'opzione di rinnovo all'interno dell'accordo, anche se è tutto da chiarire cosa succederà in casa Juve - in termini di allenatore - dopo la fine della rassegna iridata. L'unica grande verità che emerge, ad oggi, è che Tudor è ormai pronto a subentrare in corsa.

     

    Tudor o Motta: chi va in panchina contro il Genoa?



    Se fino a poche ora fa si pensava a  Thiago Motta sarebbe seduto in panchina, sabato 29 marzo, contro il Genoa, anche questa certezza si è progressivamente sgretolata. Le riflessioni della Juventus, infatti, vertevano su alcuni meccanismi di natura finanziaria: un esonero ha dei costi (in questo caso quantificabili in 15 milioni lordi) che per la Juventus a livello di bilancio sarebbero più sostenibili da aprile in poi, con la possibilità di caricarli sul trimestre aprile-maggio-giugno e di compensarli - eventualmente - con una cessione a inizio estate.

    Per questa ragione, essendo la sfida col Genoa in programma nel mese di marzo, sembrava che Motta potesse conservare il proprio posto per altri novanta minuti e invece, il club ha deciso di rompere gli indugi e - salvo ulteriori colpi di scena - si dovrebbe procedere con il cambio immediato: a quel punto, sabato prossimo allo Stadium, potrebbe davvero andare in scena l'esordio di Igor Tudor da allenatore della Juventus.

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