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Le parole di Tacchinardi verso Inter-Juventus
JUVE-STOCCARDA - "Una brutta Juve, che anche con la Lazio aveva dato una brutta impressione. Lo Stoccarda mi ha impressionato per il ritmo, ma una cosa che comincia a non piacermi è che la Juve a volte si incastra in un possesso palla basso e lentissimo: in Italia va bene, ma poi rimane lì… Vorrei vedere una Juve più intensa nel giro palla, meno prevedibile, come nell'azione di Kalulu che ha portato all'espulsione di Romagnoli. Domenica c'è una partita vera, non devi sbagliare l'atteggiamento. Vorrei vedere una Juve di grande personalità. Ma il calcio italiano ha rotto le palle, a ogni minimo fallo si fischia e si finisce per giocare 10 minuti… Si è visto troppo un abisso con lo Stoccarda. Non penso che abbia sottovalutato l'incontro, ma è stata una brutta Juve. Ci vuole più ritmo, più energia, la palla si deve muovere più veloce. La cosa che mi ha spaventato è come la Juve è andata in difficoltà quando era pressata altissimo. Lo Stoccarda è stata la prima che è venuta ad azzannarla. Troppo il divario, non so cosa è stato… Qualcuno è in calo, sta facendo fatica, e l'attacco mi sembra un po' leggerino in questo momento, non fa male".
CAMBI DI MOTTA - "Ogni partita mi spiazza, la scelta di Cambiaso non so… Yildiz non salta più l'uomo ma gioca sempre, magari è in un momento di difficoltà. Non penso che avesse la testa all'Inter. Non ho ancora ben capito il Motta-pensiero, la sua formazione non l'ho mai beccata. Vlahovic fuori con Weah falso nueve con il Napoli non l'avrei mai messo io [...]. Perché Gatti fuori? Non lo so, non lo so, voglio continuare ad avere fiducia, però è arrivata la sconfitta in un momento in cui era meglio evitarla. Adesso ci vuole coraggio e personalità".
VERSO INTER-JUVE - "Molto semplice: se sei una squadra con le palle non vedi l'ora di andare a San Siro per giocare quella partita. Qui va capita la personalità dell'allenatore, devi cercare di essere leader ma anche forte mentalmente, con uomini che hanno voglia di andare a fare una grande partita: è la gara giusta per capire che Juve è, se la squadra è tosta. A volte sembra che abbia grande personalità, a volte no. Bisogna capire che uomini sono, qualcuno deve fare uno step di mentalità ma alcuni sono molto giovani e l'esame è tosto".
DANILO - "L'anno scorso non l'ho mai visto in difficoltà, quest'anno sta soffrendo molto, non so se per la mancanza di fiducia… Alcuni hanno bisogno della pacca sulla spalla, altri si inca***no se l'allenatore non gli parla. Secondo me sta soffrendo molto: se salta fuori il discorso del rinnovo automatico in questo momento è perché qualcosa gli frulla nella testa, perché non si sente più importante".
INTER-JUVE - "Ci vuole una super prestazione, di ferocia, di cattiveria, voglia. Il momento è delicato e le assenze sono pesanti. Oggi hai quelli e pochi cambi, ma le sostituzioni ti cambiano la partita. Le nostre assenze davanti sono pesanti, ci sono poche frecce nell'arco. La Juve è più penalizzata dell'Inter, sicuramente. L'arbitro Guida? Sono preoccupato perché ho la sensazione che sia uno con poca personalità, e l'ambiente potrebbe condizionarlo. Non mi ha mai dato la sensazione di essere uno capace di avere in mano la partita, e non vorrei che l'ambiente possa condizionarlo. Nella pressione non è uno che dà il suo massimo. Quando entri allo stadio per Inter-Juve senti sulla pelle una tensione che è come una lama…".
CHIAVE TATTICA - "L'Inter ha pochissimi punti deboli, ma qui c'è da capire com'è la mia squadra, come si sente anche fisicamente. La Juve deve alzare un po' l'intensità, deve giocare più sulla verticale, l'ultima che si è vista sembrava a terra fisicamente. L'Inter è difficile da battere, devi fare la partita perfetta e cercare magari un episodio, un piazzato… Se la Juve fosse una squadra pimpante, brillante, la andrebbe a prendere… Altrimenti devi andare a cercare delle ripartenze, è un peccato che non ci arrivi al top. Ci sono pochissime alternative".
YILDIZ - "Ha fatto zero goal in otto partite, non salta più l'uomo, ora è il momento di dimostrare di essere forte nella testa, altrimenti rimane uno di quelli bravini… Io spero che diventi un top, ma oggi inizio ad avere qualche punto di domanda dal punto di vista mentale. Se non vai a San Siro con personalità quello stadio ti trita. Cambiaso dimostra ogni volta personalità, a lui sembra stia venendo un po' il gambino. Deve avere la forza mentale, deve essere aiutato anche dai "vecchi": è un momento delicato, ma spero diventi un big. Ci sta che un giovane abbia alti e bassi, ma domenica deve essere la sua partita".
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