
Corriere dello Sport – ‘Vertice d’emergenza’: la Juventus a rapporto da Elkann
L’incontro, che dovrebbe svolgersi nelle prossime ore, vedrà la partecipazione dell’amministratore delegato Maurizio Scanavino, del direttore sportivo Cristiano Giuntoli e, forse, anche del tecnico Thiago Motta.
Perché la riunione?
L’obiettivo della riunione sarà valutare la reale possibilità che la Juventus non riesca a piazzarsi tra le prime quattro squadre della Serie A e, di conseguenza, discutere le contromisure necessarie. L’ipotesi peggiore, ovvero l’assenza dalla Champions League 2025-2026, comporterebbe inevitabili tagli al mercato e un ridimensionamento finanziario.
Senza gli introiti garantiti dalla massima competizione europea, il club potrebbe dover rinunciare a rinnovi di contratto onerosi – come quello di Weston McKennie – e al riscatto di giocatori in prestito, come Conceição e Kalulu. Inoltre, operazioni costose in entrata, come l’eventuale arrivo di Kolo Muani, potrebbero sfumare.
La situazione della Juventus
L’attuale situazione della Juventus si inserisce in un quadro economico già compromesso dall’ultima esclusione dalle coppe europee per mano della UEFA. L’aumento di capitale da 200 milioni, effettuato un anno fa, è stato di fatto eroso, e la proprietà non ha intenzione di effettuare ulteriori investimenti straordinari. L’indicazione fornita al management è chiara: il club deve raggiungere l’equilibrio di bilancio in modo autonomo.Tuttavia, il piano industriale prevedeva tre pilastri fondamentali per garantire la sostenibilità: ricavi dal mercato dei giocatori, il passaggio agli ottavi di Champions e una presenza costante nella competizione. Con il secondo obiettivo già sfumato e il terzo fortemente a rischio, la situazione è allarmante.
Il rischio economico
L’eventuale fallimento sportivo potrebbe avere conseguenze non solo a livello economico ma anche regolamentare. Un nuovo bilancio in rosso esporrebbe la Juventus a possibili sanzioni dal Fair Play Finanziario, generando un circolo vizioso sempre più difficile da spezzare.
In questo contesto, il malcontento della tifoseria diventa un ulteriore elemento di pressione: dopo anni di successi, l’idea della vittoria come unica priorità è ancora radicata nell’ambiente bianconero, ma il calcio italiano è cambiato. La Serie A è oggi molto più equilibrata e competitiva, con almeno sei-sette squadre in lotta per un posto in Champions League.
Futuro Thiago Motta e il vertice con John Elkann
Il progetto di rinnovamento della Juventus, con un nuovo allenatore e un mercato ambizioso, rischia di non dare i frutti sperati. Su Thiago Motta pesano molte incognite, e il suo rapporto con la tifoseria sembra già compromesso. Storicamente, sottolinea ancora il Corriere dello Sport, la Juventus non ha mai avuto grande successo con allenatori fautori del bel gioco, e il rischio di un fallimento tecnico è concreto. Il vertice convocato da Elkann dovrà servire a individuare strategie efficaci per evitare ulteriori danni e garantire un futuro più stabile al club bianconero.
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