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  • La difesa a tre, gli esterni alti, il nodo in attacco: le idee - forti - di Tudor per la Juventus

    La difesa a tre, gli esterni alti, il nodo in attacco: le idee - forti - di Tudor per la Juventus

    • Cristiano Corbo, inviato a Torino
    Il primo allenamento alla fine è stato già indicativo. All'esterno della Continassa, tra il traffico e qualche tifoso, le urla di Igor Tudor un po' si udivano. E indicavano persino una prima chiave di lettura della sua Juventus: sarà intensa, intensissima, che pare proprio abbia speso buona parte del tempo ai calciatori a chiedere esattamente quello. Ovviamente, coi ranghi ridotti - la squadra sarà al completo dopodomani -, ha potuto provare e sperimentare poco. Però un paio di idee interessanti sono arrivate, filtrate attraverso i muri spessi del centro sportivo. E inizia da una grande novità: si può ripartire dalla difesa a 3. 

    Gli uomini di Igor Tudor


    Gli uomini di Igor Tudor possono essere molto diversi da quelli di Thiago Motta. A partire - appunto - dalla difesa. Si riparte da una retroguardia più folta, con un problema però da risolvere: quello del centrale, che nelle idee del mister deve avere qualità nel palleggio e costanza negli interventi. Gatti può spostarsi dunque da braccetto, Veiga può farlo più di Kalulu, all'occorrenza sarebbe perfetto persino Locatelli (che resterà capitano). Tutto comunque da valutare. 

    Se a centrocampo le pedine sembrano tutte interscambiabili, resta da capire l'utilizzo che Tudor vorrà fare degli esterni: a sinistra Cambiaso è intoccabile, a destra se la giocano in due, e molto diversi tra loro. Weah garantisce gamba, ma per il tecnico è forse monotono nella giocata; Nico Gonzalez sarebbe invece perfetto, però deve garantire un sacrificio tutt'altro che scontato. Si convincerà col tempo?


    L'opzione con il doppio trequartista


    Tutto il resto è da costruire. Tudor capirà pure dalle condizioni dei giocatori come impostare le pedine in attacco, se ragionare con una punta o un trequartista in più. Considerato che si ripartirà dalla necessità di equilibrio, più probabile l'inserimento di un altro centrocampista. Chi può essere? Koopmeiners. Con Yildiz. Alle spalle di una punta, della scelta definitiva. 

    Alt, qui serve fare un passo indietro: è probabile, ma non scontato, che Tudor possa ripartire da Dusan Vlahovic. Al momento, il duello è vivo, ma il mister non ha ancora incontrato nessuno dei due. Dipenderà da come li troverà, da ciò che chiederà, dalle prime risposte. Bentornati, duelli interni...

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