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Il destino di Acerbi nell'Inter e nella Nazionale Italiana, così come il suo coinvolgimento agli Europei, pende ora dal responso dell'interrogatorio di stamattina e dalle decisioni del Giudice Sportivo. Il club milanese è determinato a mantenere la sua reputazione intatta, cercando di allontanare ogni ombra di razzismo. Finora, non ha emesso comunicazioni pubbliche in proposito, ma potrebbe farlo in futuro. Per ora, la prudenza è stata la scelta predominante da parte del club, anche considerando la determinazione del giocatore stesso.


Acerbi ha parlato con Inzaghi


Acerbi si è presentato ieri ad Appiano per il ritorno agli allenamenti fissato da Inzaghi, ma è stato allontanato dalla maglia della Nazionale Italiana, che avrebbe dovuto indossare durante la pausa internazionale. Ha avuto modo di discutere con il suo allenatore sulla situazione, ma il campo non è l'unico luogo in cui Acerbi deve dimostrare la sua posizione. Durante la videoconferenza di stamattina, dovrà essere altrettanto convincente di quanto lo sia stato sul campo nelle ultime due stagioni con l'Inter. Deve anche dissipare i dubbi che circondano la sua versione dei fatti, dubbi che inquietano alcuni tifosi interisti.


Le parole di Thuram


Anche Marcus Thuram, compagno di squadra di Acerbi nella nazionale francese, ha commentato la situazione dalla ritirata della squadra nazionale. Le sue parole riflettono l'importanza di chiarire completamente l'accaduto: "Quando si affronta una questione così seria, è giusto che il giocatore torni al club per difendersi o spiegare cosa è successo. Non è il momento di unirsi alla nazionale," ha dichiarato l'attaccante. Queste parole non sono esattamente rassicuranti, se analizzate a fondo.


Acerbi è convinto di essere scagionato


Dopo aver visionato ripetutamente (con il supporto dei suoi legali) i filmati dell'alterco con Juan Jesus, Acerbi è convinto di poter dimostrare che le sue parole non avevano alcuna connotazione discriminatoria nei confronti del brasiliano. Nonostante l'Inter, pur accompagnandolo in questa vicenda, abbia tentato di sviluppare con lui una strategia alternativa nei giorni precedenti, anche dal punto di vista comunicativo, l'esposizione mediatica, incoraggiata anche dall'agente Federico Pastorello, non ha portato benefici a nessuno. Ora sia al giocatore che al club non resta che perseguire la vicenda fino in fondo.


L'Inter può risolvere il contratto


Una volta che la questione sarà risolta, sarà il momento di valutare le conseguenze. L'esito avrà un impatto sulla direzione che il club deciderà di intraprendere e, di conseguenza, sul futuro di Acerbi. Tutto dipenderà dalla severità e dalla natura della possibile squalifica che potrebbe essere inflitta al giocatore. Se la sospensione fosse significativa, confermando la natura discriminatoria delle sue parole, l'Inter potrebbe decidere di sanzionare il difensore. Tuttavia, la questione economica non sarebbe il punto focale della discussione. In tal caso, la rottura tra le parti potrebbe diventare irreparabile, a meno di inaspettati sviluppi.

È pertanto plausibile ipotizzare una separazione tra Acerbi e l'Inter durante l'estate, nonostante il contratto in essere fino a giugno 2025. Le modalità di tale separazione sarebbero oggetto di discussione, ma è evidente che attualmente vi è una distanza tra Acerbi e l'Inter che non lascia spazio a speranze positive.

  

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