Ilbianconero.com

  • Getty Images
    Gazzetta - L'esonero di Thiago Motta avrà conseguenze anche sul mercato: 'non basterà qualche cessione di contorno'. Ore di riflessione per Exor

    Gazzetta - L'esonero di Thiago Motta avrà conseguenze anche sul mercato: 'non basterà qualche cessione di contorno'. Ore di riflessione per Exor

    • Redazione BN
    Proprio quando ci si era appena lasciati alle spalle un bilancio appesantito dall'accantonamento per il cambio di staff tecnico, ecco che la Juventus deve fare i conti - letteralmente - con un altro esonero, quello di Thiago Motta. Il bilancio 2023-24, che si è chiuso con una perdita di 199 milioni di euro, aveva dovuto affrontare costi straordinari pari a 36 milioni, tra cui l'indennizzo per Cristiano Ronaldo, alcune svalutazioni di giocatori e, appunto, il costo legato al licenziamento di Massimiliano Allegri, con cui poi era stata trovata una soluzione per l'ultimo anno di contratto, con una voce di spesa di circa 12 milioni lordi. 

     

    L'impatto sul bilancio dell'esonero di Thiago Motta


    Ora, come spiega La Gazzetta dello Sport, la stessa situazione si ripresenta con il suo successore. L'esonero di Thiago Motta e del suo staff avrà infatti un impatto significativo sul bilancio 2024-25, poiché il club dovrà accantonare l'intero importo concordato per i restanti due anni di contratto, oltre a saldare le ultime mensilità di questa stagione. Anche ipotizzando che si mantengano i benefici derivanti dal Decreto Crescita per l'italo-brasiliano (su cui sono in corso valutazioni alla Continassa), si prevede un accantonamento di circa 13-14 milioni per il compenso dell'intero staff tecnico, a cui va aggiunto lo stipendio del nuovo allenatore Igor Tudor e dei suoi collaboratori (circa 1 milione lordo fino a giugno), per un totale complessivo di 14-15 milioni. Un esborso non previsto, che complica i piani finanziari della società.

     

    Cosa cambia per il prossimo mercato


    E che, con tutta probabilità, avrà ripercussioni anche sulla prossima sessione di calciomercato, la quale avrà anche una finestra straordinaria dal 1° al 10 giugno in vista del Mondiale per Club, che la Juventus dovrà sfruttare per vendere giocatori e ridurre le perdite di bilancio. 

    Spiega sempre la rosea: "Gli amministratori prevedevano di registrare un risultato “in miglioramento rilevante” rispetto al 2023-24. L'attuale bilancio ha certamente beneficiato del ritorno in Champions League, con almeno 65 milioni di premi Uefa, e potrà contare sul gettone di presenza del Mondiale per Club che scatta a metà giugno (18-20 milioni). A fronte dell’azzeramento degli introiti del main sponsor (nel 2023-24 Jeep versò 38 milioni), si è registrato un incremento dei proventi da stadio e delle attività correlate […]. Sul fronte dei costi della rosa sono proseguiti i tagli, attorno a 25-30 milioni, tra stipendi e ammortamenti: l’emergenza infortuni ha imposto interventi a gennaio che hanno lievemente ridotto i risparmi conseguiti in estate […]. La società puntava a sfruttare la finestra del mercato di giugno per arricchire la raccolta del player trading e contenere la perdita al 30 giugno nel range dei 32 milioni. Il sopraggiungere dei costi del cambio tecnico, quantificabili in 14-15 milioni, pone però più in alto l’asticella della prossima sessione di trasferimenti. Serviranno proventi aggiuntivi da calciomercato per almeno 30 milioni. Non basterà qualche operazione di contorno, anche perché la squadra è uscita anzitempo sia dalla Champions sia dalla Coppa Italia privandosi della leva di quei premi incrementali".

     

    Nuovo aumento di capitale in vista?


    "A meno che John Elkann non decida di riaprire il portafogli avallando un nuovo aumento di capitale", l'altra opzione suggerita da Gazzetta. "Sono riflessioni delicate, che tengono conto da un lato delle aspettative degli azionisti di una holding internazionale e dall’altro della specificità dell’asset Juventus, che finanziariamente vale poco nella galassia Exor (l’1,4% del valore complessivo delle partecipazioni) ma sentimentalmente e “politicamente” vale tanto. In queste ore, peraltro, la proprietà ragiona anche sulla strategia migliore da adottare dal punto di vista industriale per il club bianconero: va bene la sostenibilità, va bene l’azione di tagli, ma esse non possono prescindere dalla presenza continuativa in Champions, almeno fino al 2026-27, e quest’ultima è strettamente connessa alla competitività della rosa. I sacrifici sul mercato difficilmente si conciliano con le ambizioni sportive. È su questo piano che si stanno sviluppando, in queste ore, le interlocuzioni in casa Exor".



    Tutti gli AGGIORNAMENTI sulla Juventus in TEMPO REALE!
    Aggiungi IlBiancoNero.com tra i tuoi canali WhatsApp: clicca qui



    Commenti

    (3)

    Altre Notizie