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L'infortunio con cui ha convissuto Douglas Luiz ha costretto il brasiliano a saltare la sfida con l'ex squadra, l' Aston Villa, a cui il giocatore è rimasto molto legato. Lo stesso si può dire del Manchester City, anche se la storia tra il giocatore e i Campioni d'Inghilterra è stata decisamente diversa rispetto a quella con l'Aston Villa, e sicuramente più strana.
 

Douglas Luiz al Manchester City: l'esperienza con Guardiola


Era l'estate 2017 e la carriera di Douglas Luiz svoltò: il brasiliano, che era solo un ragazzino (aveva 19 anni) e giocava ancora in patria, nel Vasco da Gama, fu chiamato dal Manchester City. Offerta ovviamente irrinunciabile per il giocatore, che accettò subito la destinazione e iniziò il percorso in Europa. C'era già Pep Guardiola sulla panchina dei citizens e per questo si può dire che il tecnico è stato il primo a credere in Douglas Luiz. Investimento da 12 milioni di euro e cinque anni di contratto. Ma fu tutto "inutile".

Dopo appena due settimane, il centrocampista della Juventus lasciò Manchester in prestito, direzione Girona. In Liga trascorse due anni prima di tornare in Inghilterra ma non con il City. Nell'estate del 2019 Douglas Luiz viene ceduto all'Aston Villa per 15 milioni di sterline. Ma perché il Manchester City decise di privarsi fin da subito del giocatore e poi di cederlo a titolo definitivo? Successivamente si è scoperto che il club era stato "obbligato" a mandarlo in prestito appena arrivato perché si era mezzo di mezzo un permesso di lavoro mai arrivato in tempo. Guardiola ci aveva visto qualcosa in Douglas e le stagioni con l'Aston Villa hanno dato ragione all'allenatore. Adesso è il momento di dimostrarlo anche a Torino.