2024 Chris Ricco

Alisha Lehmann a Marca: 'Indossare la maglia della Juventus è un onore, un club incredibile e ricco di storia'
“Non direi che sono un’influencer perché gioco solo a calcio. Mi chiedono sempre come ho fatto ad avere così tanti follower, ma non lo so davvero. Ho iniziato con i social media perché mi piacevano le tendenze e non ci ho mai investito troppo tempo, ma probabilmente alle persone piacciono i contenuti che pubblico e per questo mi seguono”.
“A dire il vero, non so a che punto ho smesso di essere una persona qualsiasi. Forse tutto è iniziato quando mi sono trasferita in Inghilterra. Lì sono apparso in diversi programmi televisivi, in alcune serie (Britain's Youngest Football Boss) e il mio impatto è diventato maggiore”.
L'IMPATTO DEL CALCIO FEMMINILE - “Nel mio Paese il calcio femminile è in ritardo perché non ci sono abbastanza investimenti. Credo che la gente non sia interessata a questo sport come ad altri e questo significa che le giocatrici devono andare all'estero per sviluppare le loro capacità. Nel Regno Unito tutti sono pazzi per il calcio: tifosi, media.... Il calcio femminile gode di un grande sostegno ed è frequente che si giochi in grandi stadi con un grande pubblico".
LA MAGLIA DELLA JUVE - "È un onore indossare questa maglia e giocare per un club così incredibile e ricco di storia. Abbiamo una squadra incredibile, con grandi giocatori da cui imparare ogni giorno e con un lavoro molto professionale in tutti i settori alle spalle".
CALCIO FEMMINILE - "In Italia il calcio femminile sta migliorando molto, ma ci sono ancora campi su cui giochiamo che non sono in buone condizioni. Questo è un aspetto che deve cambiare".
LO STADIUM - "Abbiamo giocato allo Stadium davanti a 33.000 tifosi ed è stato fantastico. È diverso, sei più motivato”.
EUROPEI- “Sarebbe molto bello poter giocare e speciale perché è nel mio Paese. Spero che venga molta gente [sono già stati venduti 500.000 biglietti] perché è al centro dell'Europa ed è accessibile a tutti”.
SPAGNA- “Sono probabilmente la migliore squadra del mondo al momento e hanno giocatori di livello mondiale. È incredibile vedere come giocano a calcio. Tutti conoscono il valore di Aitana Bonmati, ha vinto due volte il pallone d’oro ed è un’ottima giocatrice”.
CRITICHE- “Ad essere sincer, non mi interessa quello che la gente dice di me. Alla fine della giornata mi piace quello che faccio e mi piace mostrare quello che faccio. Lo faccio da molto tempo ed è qualcosa che fa parte di me. Di solito non guardo i commenti ai miei post, ma quando lo faccio rispondo solo alle ragazze che mi dicono che vorrebbero giocare a calcio o che mi chiedono una maglietta. Sono felice di poter portare il calcio femminile ancora più lontano con i social media e che le persone che mi seguono possano condividere il mio viaggio”.
SOCIAL- “Ognuno può scrivere quello che vuole e la cosa non mi tocca perché leggo solo i commenti positivi e i messaggi di sostegno, ma, ad essere onesti, questo tipo di titoli mi infastidisce molto”, si lamenta una persona che per molti è più conosciuta per le sue abilità davanti alla telecamera che sul pallone. “Molti ci vedono (le giocatrici) come diverse perché pensano che il calcio sia uno sport da uomini. Ci criticano perché giochiamo, ma non si sono mai fermati a guardare una partita. Se investissero un po' di tempo e analizzassero quello che c'è dietro di noi, vedrebbero che siamo professioniste, giochiamo e ci prepariamo proprio come gli uomini e quindi meritiamo lo stesso rispetto”.
PSICOLOGO?- “La psicologia è ottima per chi ne ha bisogno, ma io preferisco parlare con la mia famiglia o con persone a me molto vicine”.
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