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"Dybala? Paulo si è sempre allenato molto bene. La nostra panchina ha grandissimi calciatori, nessuno è contento chiaramente quando non gioca. Il gruppo deve andare nella stessa direzione, bisogna dare il massimo anche quando non si gioca e sicuramente questo Paulo lo sa bene", così Giorgio Chiellini ha parlato della Joya al termine della partita vinta dalla Juventus di misura contro il Parma, proprio grazie a un tocco da centravanti del capitano bianconero. In quel ruolo che, almeno alla vigilia, era occupato dallo stesso Dybala, in pole position per prendersi il posto da titolare al centro dell'attacco di Maurizio Sarri. Pavel Nedved, nella conferenza stampa della vigilia, ha spinto sull'acceleratore sul ruolo da falso nueve di Dybala, messosi in mostra lì nelle ultime settimane. Poi, l'esclusione, ma non soltanto dai titolari. Zero minuti, nonostante gli altri protagonisti dell'attacco bianconero si siano tutti alternati tra primo e secondo tempo, con l'eccezione di Mario Mandzukic.

PESSIMO SEGNALE - Fabio Paratici che il mercato, però, non c'entra: "L'assenza di Dybala non è una situazione legata al mercato, è il 10 della Juve ed è un grande 10. Siamo felici che sia così". Nessuna cessione nell'aria, dunque, stando alle parole del direttore dell'area sportiva bianconera, che però ha già cercato di piazzarlo tra Manchester United e Tottenham nei primi giorni di agosto, salvo dover rinunciare a entrambe le operazioni per i "capricci" di Dybala, in particolare legati alla questione dei diritti d'immagine. Questione che, dalle scorse ore, sembra essere ormai risolta nei confronti del Paris Saint-Germain, pronto a lasciare tutto nelle mani di Dybala e della sua famiglia, pur di assicurarsi la Joya nel momento in cui Neymar dovesse lasciare Parigi. Nulla di definito e sicuro, però. E Dybala non vede il campo a Parma, restando annoiato e contrariato in panchina. Da qui al 2 settembre, il mercato è lunghissimo e le certezze per la Joya, soprattutto dopo questa sera, sono ridotte ai minimi termini.