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Ivan Zazzaroni, nel suo editoriale per il Corriere dello Sport, commenta così il mercato della Juventus.

LE PAROLE - "(…) Ma il punto non è l’ipotetica rinuncia della Juve a Koop, o il rispetto che comunque si deve all’Atalanta, bensì la presenza in organico di Chiesa, Rugani, Szczesny e degli altri giocatori che pare non figurino nei piani di Thiago Motta. 
Perché dico questo? Perché i calciatori che ho elencato non hanno fretta di andar via, avendo il coltello dalla parte del manico e, per inciso, risultando meno appetibili oggi rispetto alla fine di agosto. Colpa, o merito, dei contratti firmati in tempi lontani (Chiesa, Szczesny, McKennie) o più recenti (Rugani). 
Un esempio: Chiesa, scadenza giugno 2025, guadagna 500mila euro al mese, costo doppio per la società. In questo periodo di magra e con i grandi compratori (Premier e arabi) improvvisamente seduti, non è semplice per lui - valutato 20 milioni - trovare altri disposti a garantire uno stipendio di pari livello. Se però dovesse ritrovarsi “invenduto” a fine agosto, Fede si presenterebbe all’acquirente con un milione in meno da pagare (luglio e agosto già incassati), oltre all’urgenza per il club di cederlo per non perderlo a zero".