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Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport, parla così di Thiago Motta alla Juventus.

THIAGO DIMENTICATO - "Il tifoso del Bologna non ci metterá molto a dimenticare Thiago Motta. Lo dice la storia. Fulvio Bernardini fu liquidato dopo lo scudetto dall’Associazione Industriali perché s’era rotto il feeling e il nuovo presidente, Luigi Goldoni, non s’interessava di calcio. Gigi Maifredi, quando circolò la voce che sarebbe andato a Torino, subì una beffa tutta petroniana: la targa di una delle vie più nobili e centrali della città - Via Orefici - fu coperta da Via Maifredi, con l’intento smaccato di toglierselo di torno. No, il bolognese non fa drammi: Motta alla Juve? La Juve a Motta? Fatti loro (stavolta voglio essere raffinato). Immagino che Joey Saputo abbia impiegato pochi minuti per chiudere signorilmente la questione: l’avevano preparato, in società c’era chi sapeva dall’autunno che a giugno l’allenatore avrebbe preso altre strade. In effetti Thiago si era chiuso a riccio: aveva ridotto all’essenziale i rapporti con la dirigenza, per dedicarsi esclusivamente al campo, ai ragazzi. Al risultato. Con successo, uno storico successo".  

ALLEGRI - "Alla Juve Thiago non dovrà ricostruire alcunché: in questi mesi ho sentito e letto che la squadra era (è) competitiva, così piena di nazionali, e che meritava un piazzamento migliore. Il gotha degli opinionisti ha stabilito che il problema fosse quell’incapace di Allegri, «uno che i calciatori li peggiora». I 12 titoli conquistati in 8 anni? Pura casualità. Io penso esattamente il contrario e so di averlo ripetuto fino allo sfinimento. Ma se è come dicono quelli, a Giuntoli basterà aggiungere solo un paio di pezzi importanti per presentare una Juve SuperChampions. Auguri".