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"Antonio Conte non sarà il prossimo allenatore della Juventus. Le certezze finiscono qui". Inizia così l'editoriale di Ivan Zazzaroni sul corriere dello sport. E aggiunge: "Resta inteso che martedì sera abbiamo assistito a uno straordinario - e rinunciabile - momento di verità. Grazie al quale Conte, profeta dell’esasperazione costruttiva, ha reciso il cordone ombelicale che lo legava da 30 anni alla Juve: un’autentica idiozia pretendere la rimozione della stella che porta il suo nome. Da oggi il Feroce Salentino è un po’ più interista".

E ancora un attacco al catenaccio: "È vero che i media hanno il diritto di sapere e informare, ma forse il dettaglio più ghiotto di Juventus-Inter non era lo scazzo agnellesco, né la fine di un amore già finito, ma il tardivo omaggio porto a Rocco, a Trapattoni (lasciamo in pace Allegri: potrebbe querelare), ai grandi catenacciari screditati per aver saputo realizzare un calcio vincente secondo un’italianissima ricetta firmata da Gipo Viani, l’Artusi della palla rotonda". 

E la chiosa, su Sarri: "PS. Ricordo un altro dito medio “allungato” ai campioni, quello del Sarri napoletano, al quale Agnelli la fece pagare in modo subdolo: portandolo alla Juve".