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Ivan Zazzaroni al Corriere dello Sport ha commentato la Juventus. Il commento: 


Juventus, il commento di Ivan Zazzaroni 


ZAZZARONI- "L’arrivo di Thiago alla Juve mi ha tolto un pesuccio. Ho sempre sostenuto di essere felicemente fazioso. Le mie poche fedi sono alla luce del sole, individuabili in un istante. In pochi mesi Thiago è diventato la fede di tanti, l’opposizione (ad Allegri, a Mou, ai cosiddetti risultatisti) che si è fatta governo, e allora avanti con le protezioni (spesso di comodo), le attenuanti, gli alibi, le lune di miele e l’invito alla pazienza, che è storicamente incompatibile con la juventinità. Thiago me lo sono goduto per un anno – l’ultimo – a Bologna senza essere fazioso: ha uno stile personalissimo, originale, anche nella comunicazione e nei rapporti: è un tecnico capace, ha uno standing perfetto e uno splendido futuro. Ma non è il Verbo, l’assoluto, e non vuole, né potrà mai essere Guardiola. Pep è unico, costoso e irripetibile. Eppure continuo a tenere i miei. Quelli di un calcio rispettoso delle caratteristiche dei giocatori, quelli che vincono tanto, quelli che sanno trattare con la squadra, quelli che quando parlano affascinano, intelligenti e scaltri. E diretti. Non maghi: maestri".