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Gianluca Zambrotta con la Juve è diventato uno dei migliori esterni del mondo, senza dubbio il top in Italia. Ha vinto tanto in patria e si è guadagnato il ruolo da titolare nella spedizione conclusa con l'Italia sul tetto del mondo a Berlino. In quel Mondiale, fece anche un gol. Eppure, alla Juve non ha lasciato un grande ricordo. Anzi, viene ricordato come un traditore. Colpa della sua reazione allo scandalo di Calciopoli. Reazione che ha cancellato anni di battaglie insieme.

Cresciuto nel Como, è sbocciato a Bari, ma Zambrotta è diventato Zambrotta nella Juventus, grazie a Lippi. L'uomo con cui poi 'Zambro', classe 1977 e natio proprio di Como, salirà poi sul tetto del mondo. Fu di Lippi l'intuizione di arretrarlo, trasformando una buona ala in un fantastico terzino. Divenne un simbolo della Juve, poi, nel 2006, quando la squadra venne retrocessa in Serie B, scelse di partire. Direzione Barcellona. E poi, dopo il mezzo fallimento in blaugrana, torna in Italia: al Milan. Tradimento completato. Noi, però, non dimentichiamo i momenti indimenticabili trascorsi alla Juve: 292 presenze in maglia bianconera non si possono cancellare. E 16 anni fa, il suo ultimo gol con la Juventus.